Screenshot 2016-04-13 13.17.55

10 maggio 2016, ore 18 alla Casa delle Donne di Milano presentazione del libro INCONTRARE LA VECCHIAIA. Guadagni e perdite / Incontri e confronti tra donne proposti e accompagnati da Marina Piazza a cura di Marina Piazza (con la collaborazione di) Clara Mantica edito da LUD Libera Università delle Donne

Introduce: Marina Piazza
Presentano: Barbara Mapelli (LUD e Casa delle donne) e Concetta Brigadeci (Unione femminile)
Intervengono Clara Mantica e le partecipanti al gruppo.

 

Dalla pubblicazione nel 2012 del libro di Marina Piazza L’età in più. Narrazione in fogli sparsi, è nato il progetto di tenere alla Libera Università delle Donne una serie di incontri sul tema della vecchiaia. Agli incontri – che si sono svolti in due cicli, per due anni – hanno partecipato circa venti donne, con una presenza costante e intensa.

Questo libro è la trascrizione “riveduta” di questi incontri. Naturalmente il gruppo era consapevole di un rischio: quello di perdere l’immediatezza, la chiarezza, persino la profondità, la tenerezza e l’emozione con cui ciascuna si è espressa. Abbiamo voluto correre questo rischio perché ci è parso che ci sia sete di pensieri e parole sulla vecchiaia. E ci sembra che questo libro possa essere letto non solo da donne nostre coetanee, ma anche da uomini e da giovani e adulti perché possano sentirsi parte di un insieme che può reciprocamente arricchirsi.

Non emerge da questo resoconto nessuna visione precostituita, ideologia giovanilistica o al contrario vittimistica, nessuna lamentazione, ma voglia di capire, curiosità. Una sorta di indagine per capire quali possano essere gli strumenti per affrontare l’inquietudine che si prova quando ci si inoltra in un territorio sconosciuto, inabitato e all’apparenza inabitabile perché spesso ci viene rimandato dall’esterno come un tabù, come negazione della giovinezza, come “negativa”. Con questo sguardo abbiamo cercato di capire i diversi aspetti del pianeta vecchiaia: perdite, guadagni, vita materiale, relazioni, sessualità, malattia, morte,solitudine, ricevere/dare, progettualità, senso “politico” dell’invecchiare. Soprattutto aprendoci alla possibilità di tenere in mano la nostra vita, di restare aperte anche in questo difficile passaggio. Giusto sarebbe che della ricchezza e complessità che attiene all’invecchiamento ne tenessero conto politica e società, in questo nostro Paese così arretrato. Dignità per la vecchiaia e autodeterminazione nel momento della malattia e del fine vita sono diritti umani per cui impegnarsi e lottare, questa è una delle conclusioni a cui siamo arrivate.