penelopeCORRIDOIO APERTO  di FILOMENA ROSIELLO – 27 maggio

Relazioni al femminile nella narrazione di alcuni miti che rivelano l’importanza della “tessitura”.  Il talento delle donne e la loro capacità di ritrovare la voce perduta.

“Premesso che il mio punto di vista, rispetto a quello che ho proposto come argomento, non era separabile dalla mia professione di psicoanalista junghiana. Come donna, perché fin da bambina le donne di famiglia mi hanno insegnato a tesser fili e intrecciare matasse. Mi occupo di donne che hanno subito violenza e/o maltrattamenti dagli uomini, seguo i loro percorsi difficili.
Il mio nome contiene la parola Filo, da sempre una delle mie risorse è la capacità di tenere insieme, di tessere relazioni.
Tutto questo per introdurre la scelta del mio Corridoio Aperto, del 27 maggio: in cerchio, sotto gli alberi del rigoglioso giardino, ci siamo ritrovate a raccontare  le storie di donne indomite e coraggiose che, attraverso l’utilizzo dell’antica arte della tessitura, hanno ritrovato la voce per denunciare i soprusi o hanno tessuto trame e fili per raggirare, con astuzia, chi voleva farle diventare loro oggetto.
Da Filomela, violentata e resa muta, ad Aracne, che sfida Atena per narrare gli amori proibiti degli dei, da Penelope a Circe, uniche due donne dell’Odissea che non trattengono Ulisse…
Storie antiche tramandate da uomini e rivisitate da donne, a partire dal movimento femminista degli anni ’70 ai giorni nostri.
Abbiamo riflettuto insieme sulla nostra capacità di ritrovare le voci perdute e soprattutto su quella di tessere reti e relazioni tra donne, in grado di porsi come alternativa al dominio della voce patriarcale.
Voci vivaci e partecipi hanno accompagnato la mia esposizione, senza trascurare l’immancabile suono delle campane delle 18.15…”

Grazie Filo! Si potrebbe continuare…
Filomena, nella Casa, coordina i gruppi Sportello degli Sportelli e Libr@rsi, oltre che essere la Segretaria che si occupa della gestione delle tessere associative.

Le fotocopie con gli approfondimenti, scelti da Filomena, li potrete trovare, insieme a quelli dei precedenti “Corridoi”, presso il gruppo Apri@mo.

La relazione come ricerca, un raffinato prodotto anche della mente che evoca l’immagine del telaio:
“L’intreccio è la forma diplomatica data dal filo di trama che lega i fili pari con i fili dispari dell’ordito, in un universo altrimenti inconciliabile”.

Ci ritroveremo, con le nostre voci, nel prossimo Corridoio Aperto, dopo l’estate, la ricerca continua…
Buone giornate e grazie a tutte per la partecipazione.
Elena, per il Corridoio Aperto
evegetti@yahoo.it