Il 18 febbraio, nel tardo pomeriggio, sono arrivate da noi 10 donne, per raccontarci le loro emozioni più profonde in forma di poesia. Sono La Compagnia delle Poete, ensemble in forma variabile, composto da una ventina di donne, guidate da Mia Lecomte. Ognuna di loro ha nascita, cultura e tradizioni diverse, provenendo da svariati angoli di mondo europei ed extra-europei, ma sono tutte accomunate dall’avere ciascuna una particolare storia di migranza e dall’aver vissuto più o meno lungamente in Italia. E proprio in italiano, hanno deciso di scrivere e “recitare” i loro versi. Sicuramente questo è un elemento forte di unione fra loro, così come la rara capacità di stare insieme con grande rispetto reciproco per le loro diversità.
Questo e altro ci hanno raccontato nelle ore trascorse con noi, in parte giustappunto raccontandosi, e in parte con una piccola, ma pregevole performance tratta da Madrigne, in un’unica partitura raccolta di poesie sull’universo femminile tratte dall’omonimo spettacolo. Non hanno tralasciato di parlarci di Novunque, lo spettacolo che avrebbero portato all’Elfo il lunedì seguente, in cui il tema principale è la figura femminile delle favole e dei miti, riletta nella loro personale chiave di “poesia”.
E’ stato un pomeriggio denso di emozioni e, nell’accomiatarsi, hanno lasciato in molte di noi il desiderio forte di risentirle ed apprezzarle.
Chi volesse saperne di più può visitare il sito www.compagniadellepoete.com
……………………………………………………………………………………………………..
Aria di primavera, profumo dolce di fiori che stanno per sbocciare, stelle che brillano nel cielo nero e profondo……….. NO, la sera è umida e triste come sempre, il cielo grigio denso di nuvole e smog, e sugli alberi solo foglie secche.
Che mi succede? Non ho bevuto, non mi sono fatta una canna e perché allora mi sento così, con nella pancia e nel cuore un’emozione forte e persistente e mi sento trasportare lontano da queste strade in cui cammino controvoglia per tornare a casa. No, non è possibile!!! Solo perché le ho ascoltate dire, non recitare, semplicemente le loro poesie, condividere i loro pensieri più intimi e profondi, regalarci le loro emozioni e il loro straniamento in un mix di vite, suoni, lingue, paesi diversi. Queste donne bellissime, forti e intrepide, che senza mai rinunciare a se stesse, sono riuscite a unire e fondere l’unicità di ognuna con quella dell’altra. RISPETTO. Gliel’ho sentito dire più volte, rispetto, rispetto reciproco. Che sia questa la parolina magica perché tutto torni al giusto posto? Non lo so, ma loro ci sono riuscite, pur avendo ciascuna lingua e cultura e tradizioni diverse. E poi questa scelta così inusuale di scrivere e dire in Italiano, come se questa fosse, e lo è, un elemento unificante.
Ebbene sì, la magia che hanno saputo infondere nella loro performance alla Casa delle Donne, mi è rimasta dentro, mentre cammino controvoglia per tornare a casa e mi auguro rimanga a lungo, per rendermi dolce il percorso.
GRAZIE POETE!!!!!