ORARI
La Casa è aperta negli orari delle attività previste e consultabili dal Calendario.
le socie di Apri@mo vi accoglieranno dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19:30. il mercoledì anche dalle 10 alle 13:30, e 10.30-13.00 anche il giovedì

ORARI SPORTELLO

Lo Sportello degli Sportelli vi aspetta ogni giovedìore 16:45-19:00
e una volta al mese, il martedì, ore 10:00-12:00,  sarà presente un’operatrice del Centro antiviolenza Cerchi d’acqua.

Ingresso da Via Marsala, 10. Per appuntamenti SMS al numero: 0039 375 717 7057 oppure: sportello@casadonnemilano.it
Dal 30 Novembre, dalle 10 alle 12, ogni mese saranno presenti operatrici dell’Area Lavoro di Cadmi, per dare alle donne supporto nello sviluppo del proprio progetto lavorativo.

BIBLIOMEDIATECA

È possibile prenotare i libri dal CATALOGO on-line. o OPAC SBN
(catalogo on line della Bibliomediateca della Casa delle donne di Milano nel Servizio bibliotecario nazionale)
Info: bibliomediateca@casadonnemilano.it
Martedì dalle 16,30 alle 19
Mercoledì dalle 12 alle 19
Giovedì dalle 16,30 alle 19
Si consolida la rete delle Case delle Donne - Padova 2024

di Grazia Longoni e Vittoria Cova

Prosegue nei prossimi giorni di aprile, anche con appuntamenti online, il confronto tra le Case delle Donne di tutta Italia per tracciare la prima “mappatura” dei luoghi delle donne.

È uno dei frutti del primo incontro nazionale, organizzato dalla Casa di Padova e ospitato dal Comune nelle sale del Municipio, che si è svolto a Padova l’1 e il 2 marzo 2024. Due giorni per conoscerci di persona, raccontarci le storie e le pratiche di 14 Case e Luoghi delle donne di tante città d’Italia, avviare il lavoro su molti obiettivi comuni. Finora c’erano stati contatti tra singole Case e molti incontri online. Ora l’idea è quella di avviare un rapporto più strutturato e continuativo per avviare una sempre più solida rete di scambi di proposte e di esperienze.

La due giorni di Padova ha visto un confronto appassionante e ricco. Quattro tavoli tematici per discutere del ruolo politico dei Luoghi delle donne, di Cura e welfare, di femminismi oggi, di contrasto alla violenza di genere. E una discussione in plenaria sulla guerra e sulla drammatica situazione a Gaza che ha prodotto un appello finale.

Il Tavolo sulle Case delle Donne ha visto partecipare Case grandi e più o meno storiche come Torino, Bologna, Milano, di medie città come Pisa, L’Aquila, Ravenna, Trieste e Udine, piccole come San Donà e Jesi, nuovissime come Firenze. È stato interessante conoscerci e conoscere le caratteristiche di ogni Casa. Da quelle che hanno vere e proprie sedi utilizzabili anche per eventi pubblici a quelle che hanno solo alcune stanze. Da quelle che hanno contratti di comodato con i Comuni (per esempio Milano e Firenze) a quelle (come San Donà di Piave) che hanno affittato un negozio e si pagano le spese. Anche l’organizzazione interna è diversa: alcune si basano sull’associazione di singole donne, altre sono nate come ATS (Associazione temporanea di scopo) o in condivisione con altre associazioni del territorio. Le attività proposte sono simili – accoglienza, integrazione, lavoro culturale, libri e mostre, corsi di vario tipo – ma ciascuna ha una peculiare storia ed esperienza.

Tutte le Case hanno in comune una grande positività: quella di produrre risorse di valore che restano nei loro territori. Elaborazione del pensiero femminista, capacità di accoglienza, impegno sui temi dell’autodeterminazione delle donne, sulla salute, sull’ambiente, sull’organizzazione sociale e delle città. Ma anche capacità di gestire pluralità e conflitti, rapporti non sempre facili con le istituzioni locali, autofinanziamento e gestione amministrativa. Di qui l’importanza di condividere in rete esperienze, competenze, relazioni. Primo passo: è stato costituito un gruppo di lavoro che crei la mappa aggiornata di tutte le Case d’Italia e delle loro caratteristiche.

L’impegno sulla cura e sul welfare parte dalla constatazione che anni di privatizzazioni e logiche di profitto hanno indebolito soprattutto le donne: nella sanità, nelle riduzioni dei servizi sociali, nella riorganizzazione dei servizi. Basti pensare alle insufficienze dei consultori e dell’assistenza psicologica, alla difficoltà per le donne di accedere all’aborto e in particolare a quello farmacologico, ai nuovi bisogni del mondo Lgbtq. Due gli obiettivi delineati. Il primo: riappropriarci dei consultori che spesso sono stati ridotti di numero, poco accessibili e poco conosciuti. E che subiscono la separazione, contraria allo spirito per cui sono stati creati, tra l’aspetto sanitario e quello psicosociale. Oggi in molte città c’è un consultorio ogni 50 mila abitanti, mentre la legge che li ha istituiti prevedeva un rapporto uno a ventimila. Un secondo obiettivo è promuovere nelle Case l’incontro tra la generazione che i consultori ha voluto e ottenuto e le generazioni più giovani che potrebbero accedervi e spesso ne ignorano persino l’esistenza. Un esempio positivo di battaglia intergenerazionale si è visto nello scorso novembre a Trieste: Non Una di Meno e il Comitato contro la chiusura dei consultori hanno occupato il consultorio di via San Marco, per protesta contro il dimezzamento delle strutture.

Più in generale il Tavolo ha discusso delle proposte per fare diventare le città un bene collettivo. Uno strumento può essere l’inchiesta-questionario tra le donne per mappare i servizi disponibili e raccogliere le loro esigenze e richieste nei confronti della città. A Padova questo è stato fatto e i risultati saranno presto resi pubblici.

Il Tavolo sui Femminismi (vedi di seguito il report di Vittoria Cova che ha partecipato per la Casa di Milano) ha affrontato i temi del confronto, delle alleanze e delle pratiche tra i diversi femminismi di oggi, con particolare attenzione al rapporto tra la generazione del femminismo degli anni 70 e quella del transfemminismo intersezionale di oggi. Obiettivo: il ruolo delle Case nel dare spazio al confronto e all’ascolto.

Il Tavolo sulla Violenza ha deciso di scorporare il tema della guerra – affrontato in plenaria affidando poi a un gruppo ristretto la stesura di un Appello finale – dal tema della violenza di genere.

Due le questioni prioritarie affrontate. La prima è il rapporto con i Centri Antiviolenza (Cav) che gestiscono concretamente accoglienza, aiuto e protezione alle donne vittime di violenza. Alcune Case sono anche Cav, altre si propongono di promuoverne la creazione nei loro territori, altre, infine, operano in collaborazione con i Cav esistenti nella loro città e con la rete Di-Re.

La seconda ha riguardato la prevenzione e la presa in carico delle donne. In particolare sono state analizzati alcuni obiettivi di mobilitazione. Tra questi, a livello nazionale, rivendicare l’attuazione delle normative in materia e in particolare le norme integrative del “codice rosso” (legge 168 del 2023), denunciare l’insufficienza delle risorse stanziate a livello governativo e le inefficienze dei Tribunali, segnalare i problemi relativi ai minori (violenza assistita, orfani di femminicidio, ecc)

Tema cruciale per tutte le Case è promuovere la prevenzione della violenza nelle scuole, in famiglia, nel mondo produttivo. In particolare si è discusso del ruolo del femminismo nel contrasto agli stereotipi di genere, di come aprire le Case ai ragazzi, femmine e maschi. E di interrogarci come Case sui modi per coinvolgere gli uomini.

Un’altra attività di prevenzione è quella di analizzare e denunciare il linguaggio sulla violenza contro le donne utilizzato da molti media e della comunicazione social.

 

Femminismo storico e femminismo delle nuove generazioni a confronto.

di Vittoria Cova

Il Tavolo era composto da 25 donne provenienti da varie Case d’Italia.

L’incipit è stato: cominciamo da noi.

Disposte le sedie in cerchio siamo state invitate a camminare all’interno del cerchio, a ognuna è stato chiesto di scegliere una compagna e facendo leva su tre indizi chiave indovinare in che anno questa persona ha compiuto 20 anni.

Questo metodo ha permesso di evitare presentazioni lunghe, fare sintesi dei propri vissuti e mettere in evidenza che il gruppo era composto in prevalenza da una generazione che aveva 20 anni tra fine degli anni ‘60-70, ma era presente anche la generazione delle ventenni tra il 2000-2004. Mancavano invece le donne che avevano vent’anni negli anni ‘80-90

Siamo state divise in 4 sottogruppi con una referente; il compito era rispondere in pochi minuti ad alcuni quesiti riferiti alla storia personale e a quella della Casa che si rappresentava.

Tento una sintesi molto parziale.

Ieri la pratica femminista è nata attraverso la consapevolezza del corpo, sono nati gruppi di autocoscienza e ambulatori autogestiti; negli anni ‘70 le donne sono scese in piazza per manifestare il dissenso nei confronti della società e del rapporto con l’uomo, lo slogan era “il mio corpo è mio e lo gestisco io”.

Oggi le manifestazioni per il 25 novembre e l’8 marzo sono i momenti clou per l’incontro tra le diverse generazioni. Domanda: come si può trovare un ambito per questo confronto tra pratiche e linguaggi diversi? Siamo d’accordo che sugli obiettivi materiali concreti è indispensabile trovare modalità comunicative.

Si sente la necessità di un coordinamento intergenerazionale per conoscersi.

Rimangono aperte molte domande, per esempio: “come gestire l’aggressività, come gestire assemblee con bisogni di generazioni diverse, come riflettere sul separatismo”.

Abbiamo chiuso con la consapevolezza di avere chiarezza sul passato, ma di dover trovare una modalità per gestire il futuro.

Per passare il testimone e imparare a lasciar spazio alle più giovani

La guerra, le sue radici nel patriarcato - di Lea Melandri

La guerra, le sue radici nel patriarcato e le ragioni, le responsabilità da cui ogni volta ricompare in tutto il suo orrore, il suo retaggio di barbarie.
Il fatto che di fronte a uno scenario di guerra le donne scompaiono non dovrebbe destare meraviglia. Quando non sono respinte nel loro ruolo, considerato ‘naturale’ di cura e protezione della famiglia, purtroppo vanno ad accrescere il numero delle vittime tra la popolazione civile.
Manifestare per dire che la guerra deve essere messa “fuori dalla Storia “, non significa distogliere lo sguardo dalle ragioni più o meno remote da cui ogni volta prende la sua spinta meno visibile, perché più conveniente da nascondere a chi sceglie la logica “amico/nemico”, “democrazia/dittatura”, “civiltà/barbarie”.
A volte l’occultamento dell’ingiustizia e della violenza che sta a monte di un conflitto è talmente vergognoso, cinico e intollerabile, che ogni altra ragione riconducibile a situazioni contestuali passa in secondo piano. È il caso, riemerso con il feroce imprevisto attacco di Hamas a Israele, di un silenzio, che ha dell’incredibile, della stampa occidentale sull’ occupazione di Gaza, sull’ apartheid e le infinite restrizioni, devastazioni e stragi inflitte al popolo palestinese.
Forse non è un caso che una delle voci più autorevoli, perché impegnata da anni a mettere fine al conflitto Israele/Palestina, sia quella di Luisa Morgantini. Al centro della sua appassionata denuncia ci sono prioritariamente le responsabilità dei governi del mondo che finora hanno permesso ad Israele di ignorare la violazione di diritti internazionali.
Battersi per una informazione sottratta all’uso degli interessi politici e militari in campo è il primo passo per aprire la strada a un No alla guerra, che non sia solo un vuoto grido di protesta.

“Dov’è papà?” La strage degli innocenti

di Paola Redaelli. Da una settimana mi sto tormentando su cosa scrivere a proposito di quanto sta accadendo a Gaza. Di una cosa io sono certa: il genocidio programmato da Israele è in atto ed è impossibile usare una parola diversa da genocidio, come in un articolo del...

Gaza: la fame

di Zainab Al-Ghunaimi. 169° giorno della guerra genocida contro Gaza, 23 marzo 2024: al termine della giornata, di ogni giornata, siamo esausti per aver passato ore e ore a pensare a come provvedere ai nostri bisogni essenziali per garantirci la sopravvivenza. Un...

Basta bombardamenti. Si fermi la spirale di vendetta e violenza. Finisca l’assedio di Gaza

Dopo quasi un secolo di ingiustizia e sofferenze, dopo l’indifferenza colpevole della comunità internazionale che nel disprezzo delle risoluzioni delle Nazioni Unite ha permesso l’oppressione di un intero popolo privato dei diritti elementari, ancora una volta vediamo...

Chi siamo

La Casa delle Donne di Milano si pone  come Associazione di promozione sociale  che guarda senza discriminazioni di nessun tipo alle aspirazioni  e alle esigenze di donne di ogni età, di ogni orientamento sessuale, che con storie e culture diverse, abitano la nostra città. [continua a leggere]

Sportello degli sportelli

Lo Sportello degli Sportelli è uno spazio di accoglienza e orientamento per le donne verso i servizi e le opportunità che il territorio di Milano offre loro su diverse tematiche.

 

Bibliomediateca Laura Lepetit

Costituire e gestire una raccolta di testi narrativi e saggistici scritti da donne e significativi, resi disponibili alla consultazione e al prestito delle socie

Scuola di Italiano Francesca Amoni

La scuola nasce con l’obiettivo di essere luogo per l’apprendimento della lingua italiana, ma anche luogo di incontro e conoscenza reciproca.

Corsi

Mens sana in corpore sano. La Casa offre alle socie la possibilità di frequentare corsi per il benessere del corpo e della mente. 

Gruppi di lavoro

Alla Casa sono attivi molti gruppi di lavoro ai quali le socie possono partecipare liberamente in base ai loro specifici interessi.

Calendario

La Casa organizza conferenze, dibattiti e spettacoli per condividere idee e cultura. Propone incontri conviviali per creare relazioni e legami di solidarietà.

Spunti di riflessione

La Casa è parte attiva dei movimenti femministi e attenta alle politiche e alle dinamiche sociali che si sviluppano in questo contesto.

Spazio da vivere

E' un luogo di incontro, di riflessione, di ascolto e di altro con cui lo vorrete riempire. Vi accoglierà  per bere un tè con biscotti, per leggere un libro preso nella Bibliomediateca e altro.

Le reti partecipate

Rete Scuole senza permesso

Rete Scuole Senza Permesso è il nome che ha voluto darsi una rete di scuole di italiano per immigrati milanesi, nata nella primavera 2005, per dichiarare la propria identificazione con i senza diritti.

Non una di meno

La violenza di genere non è un’eccezione o un’emergenza del momento, ma il prodotto del patriarcato che ha una storia millenaria.

No Muri No Recinti

Come Rete femminista “No muri, no recinti” stiamo da molti mesi costruendo un percorso di sensibilizzazione e contrasto rispetto alle politiche europee sulle migrazioni.

Jin, jiyan, azadi

per essere vicine alle nostre amiche e compagne curde che in questo momento sono oggetto di attacchi da parte degli stati patriarcali:

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Associazione Casa delle Donne di Milano | C.F.: 97634400150 | Via Marsala 8/10 | Cell.: +39 3483430809 | info@casadonnemilano.it
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
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Apertura Sportello degli Sportelli con la presenza di una operatrice di Cerchi d’acqua 10:00
Apertura Sportello degli Sportelli con la presenza di una operatrice di Cerchi d’acqua @ Casa delle Donne di Milano
Lug 2@10:00–12:00
L’operatrice di Cerchi d’Acqua sarà disponibile per un primo colloquio di accoglienza per le donne vittime di violenza.
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Apertura dei Laboratori delle Arti Manuali Creative 10:00
Apertura dei Laboratori delle Arti Manuali Creative @ Casa delle Donne di Milano
Lug 3@10:00–16:00
   
Aperitivo della Casa 18:30
Aperitivo della Casa @ Casa delle Donne di Milano
Lug 3@18:30
Aperitivo della Casa @ Casa delle Donne di Milano
   
Riunione del gruppo Gaza 19:00
Riunione del gruppo Gaza @ Casa delle Donne di Milano
Lug 3@19:00
 
Riunione in presenza del Gruppo Autocoscienza 19:00
Riunione in presenza del Gruppo Autocoscienza @ Casa delle Donne di Milano
Lug 3@19:00–21:00
Per informazioni scrivere ad autocoscienza@casadonnemilano.it 
4
Yoga Do con Angela Lombardozzi 12:00
Yoga Do con Angela Lombardozzi @ Casa delle Donne di Milano
Lug 4@12:00–13:00
Yoga Do con Angela Lombardozzi @ Casa delle Donne di Milano
Yoga Do con Angela Lombardozzi 13:15
Yoga Do con Angela Lombardozzi @ Casa delle Donne di Milano
Lug 4@13:15–14:15
Yoga Do con Angela Lombardozzi @ Casa delle Donne di Milano
Qi gong con Isabella Bogni 16:00
Qi gong con Isabella Bogni @ Casa delle Donne di Milano
Lug 4@16:00–17:30
Antica pratica taoista salutistica
Apertura Sportello degli Sportelli 16:45
Apertura Sportello degli Sportelli @ Casa delle Donne di Milano
Lug 4@16:45–19:00
Nella stanza arancione Ingresso da Via Marsala, 10. Saremo pronte ad accogliervi, ascoltarvi, e analizzare le vostre richieste così da poter trovare insieme le possibili soluzioni più adatte alle vostre esigenze. Chi vuole fissare un[...]
Silenzio per la pace 18:30
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Apertura dei Laboratori delle Arti Manuali Creative 10:00
Apertura dei Laboratori delle Arti Manuali Creative @ Casa delle Donne di Milano
Lug 10@10:00–16:00
   
Riunione in presenza del Gruppo Autocoscienza 19:00
Riunione in presenza del Gruppo Autocoscienza @ Casa delle Donne di Milano
Lug 10@19:00–21:00
Per informazioni scrivere ad autocoscienza@casadonnemilano.it 
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Apertura Sportello degli Sportelli 16:45
Apertura Sportello degli Sportelli @ Casa delle Donne di Milano
Lug 11@16:45–19:00
Nella stanza arancione Ingresso da Via Marsala, 10. Saremo pronte ad accogliervi, ascoltarvi, e analizzare le vostre richieste così da poter trovare insieme le possibili soluzioni più adatte alle vostre esigenze. Chi vuole fissare un[...]
Riunione on line del Gruppo Gaza 18:30
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Incontro del Gruppo Laboratori delle Arti Manuali Creative 10:00
Incontro del Gruppo Laboratori delle Arti Manuali Creative @ Casa delle Donne di Milano
Lug 15@10:00–13:30
Insegniamo ad aggiustare e riadattare vestiti
Riunione on line del Gruppo Autocoscienza 19:00
Riunione on line del Gruppo Autocoscienza
Lug 15@19:00–21:00
Per partecipare on line scrivere a:  autocoscienza@casadonnemilano.it
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Apertura Sportello degli Sportelli 16:45
Apertura Sportello degli Sportelli @ Casa delle Donne di Milano
Lug 18@16:45–19:00
Nella stanza arancione Ingresso da Via Marsala, 10. Saremo pronte ad accogliervi, ascoltarvi, e analizzare le vostre richieste così da poter trovare insieme le possibili soluzioni più adatte alle vostre esigenze. Chi vuole fissare un[...]
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Incontro del Gruppo Laboratori delle Arti Manuali Creative 10:00
Incontro del Gruppo Laboratori delle Arti Manuali Creative @ Casa delle Donne di Milano
Lug 22@10:00–13:30
Insegniamo ad aggiustare e riadattare vestiti
Riunione on line del Gruppo Autocoscienza 19:00
Riunione on line del Gruppo Autocoscienza
Lug 22@19:00–21:00
Per partecipare on line scrivere a:  autocoscienza@casadonnemilano.it
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Incontro del Gruppo Laboratori delle Arti Manuali Creative 10:00
Incontro del Gruppo Laboratori delle Arti Manuali Creative @ Casa delle Donne di Milano
Lug 29@10:00–13:30
Insegniamo ad aggiustare e riadattare vestiti
Riunione on line del Gruppo Autocoscienza 19:00
Riunione on line del Gruppo Autocoscienza
Lug 29@19:00–21:00
Per partecipare on line scrivere a:  autocoscienza@casadonnemilano.it
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