Giovedì 17 gennaio alle 18,30 nello Spazio da vivere della Casa delle donne Bibliomediateca presenta “La stanza chiusa” di Deborah Brizzi (Mondadori Electa S.p.A, Milano, 2018). Dialogherà con l’autrice Nicoletta Gandus.
In La stanza chiusa il male è l’insieme delle forme di violenza: del potere e sociali, familiari e di genere. Il noir affonda il bisturi nelle patologie della realtà. Ma la vendetta non spezza la spirale malefica. Per salvarsi occorre mantenere una parte di sé non contaminata e permeabile alla relazione e all’amore.
Anche la poliziotta protagonista, Norma Gigli, fa costantemente i conti con la sua parte oscura. La sua indipendenza e caparbietà rendono la sua vita professionale e personale una lotta costante. Norma è una fautrice della verità: solo riuscendo a praticarla e a ristabilirla, nelle relazioni e nelle indagini, si può sperare di contrastare il male e di conquistare rapporti più autentici. Norma Gigli in questa storia entra con tutta se stessa, compresa la sensibilità i cui costi pagherà nel corso dell’indagine. Cacciatore e preda nello stesso tempo, l’ispettrice dipana la storia mettendo in campo le migliori risorse: tenacia, intuizione, forza e quando necessario capacità di trasgredire a regole ingabbianti.
Il ritmo diventa via via più incalzante, arriva alla tensione che precede la catarsi. Brizzi sa come tenere sotto controllo numerosi e complessi fili, sa delineare con abilità numerosi personaggi, sa svelare in modo progressivo e ben calibrato i moventi di azioni e comportamenti. La tensione è data non dallo svelamento finale del colpevole, in un labirinto di indiziati, ma dal portare i lettori a prendere posizione, a sentirsi parte della storia.
La Milano della Brizzi è la Milano vista da una donna giovane, che la vive in tutti i suoi aspetti, ne conosce recessi e scorci peculiari. Le donne non sono più “parlate” da altri ma sembrano trovare una loro lingua, che è anche quella della scrittrice-poliziotta: si fondono nel libro persona e personaggio.
Marilena Salvarezza