La teoria cartesiana del Cogito ergo sum s’innesta su un’atavica deformazione del cogito, operata fin dagli inizi della cultura patriarcale. Angela Giuffrida propone invece di ritornare all’antica e moderna saggezza razionale del Sum ergo cogito, ovvero per pensare ci deve necessariamente essere un corpo. Sminuire la sua importanza cancellando il corpo biologico dal discorso ci ha portato lontano da una saggezza scritta nel corpo della donna, che sa della nascita e della morte e dei cicli che le regolano.
Dato che il pensiero occidentale si è sviluppato sulla cancellazione del corpo pensante della donna, solo il possesso di un fallo determina la definizione di soggetto per eccellenza, consegnando all’uomo il potere ma distorcendo il concetto stesso di razionalità. Partendo da questo presupposto e scandagliando la produzione intellettuale maschile, l’obiettivo che ci poniamo con questo incontro è quello di recuperare un’Altra Memoria e riportare le donne a vedere al di là dei condizionamenti imposti dal patriarcato.
Il discorso di Giuffrida fatica a essere compreso proprio perché indaga la base biologica dell’oppressione maschile e la colloca nell’incapacità dei maschi di pensare razionalmente, e cioè di vedersi come organismi viventi e avvicinarsi in quanto tali alla realtà del mondo. Non occorre aprire scatole craniche, come ben sostiene Daniela Pellegrini in Liberiamoci della bestia, ovvero di una cultura del cazzo, per vedere come dopo un grande salto “evolutivo” iniziale, la nostra specie stia diventando sempre meno sapiens. E non si tratta soltanto di rivendicare per le donne leggi che ne garantiscano la parità salariale, il diritto a decidere del proprio corpo o la rappresentanza politica. La posta in gioco è diventata la sopravvivenza stessa della vita su questo pianeta, messa a dura prova da quattromila anni di patriarcato e di “razionalità” maschile.
Da tante parti si sente dire che la rivoluzione se non sarà femminista non sarà: diventa allora ancor più importante il lavoro di riportare il genere femminile a riconoscere la forza e la razionalità del suo pensiero, rimasto troppo a lungo fuori dalla sfera pubblica e dai luoghi dove si custodisce il sapere.
All’incontro sarà presente l’autrice e dialogheranno con lei Daniela Pellegrini e Luisa Vicinelli.
Angela Giuffrida è stata docente di storia e filosofia presso un liceo del Veneto. Con Il corpo pensa (2002) sviluppa la sua “teoria del corpo pensante”, che applica poi in La razionalità femminile, proseguendo nello scopo di porre le basi per una nuova filosofia “rispettosa dei viventi e di quanto è sulla terra, appannaggio del genere femminile”.
Venerdì 22 febbraio h. 18,30
Casa delle Donne di Milano – Spazio da Vivere