Le Esperienze in movimento, che a giugno hanno visto protagoniste le donne del gruppo Benessere e Movimento, hanno dato buoni frutti: la gioia di veder nascere e crescere un progetto comune, una maggiore conoscenza tra di noi e delle nostre discipline, la conferma che l’idea che ci muove è quella di condividere insieme esperienze positive e significative.
A metà luglio alcune di noi si sono ritrovate per la prima volta ad agire insieme dal pavimento della stanza (un esperimento che abbiamo chiamato Lab 14) anziché attorno a un tavolo, come avevamo fatto già tante volte nella Casa. È fluita così spontaneamente una sequenza di consegne, gesti e movimenti in cui le diverse pratiche s’intrecciavano perfettamente.
Ciò che teneva insieme il tutto era l’essere presenti nel qui e ora con tutte noi stesse. Momento dopo momento, nel silenzio, ognuna di noi s’inseriva con la propria pratica scegliendo come agire subito dopo chi l’aveva preceduta. Per noi che l’abbiamo vissuta è stata una bellissima esperienza che ci riconduceva al tema della vitalità, svolgendosi secondo una curva di attivazione progressiva seguita da una fase di riposo e rilassamento.
Siamo partite proprio da questa nostra prima esperienza per dare il nostro contributo in occasione della festa della Casa delle Associazioni e del Volontariato, il 27 settembre scorso.
Il principio di base che ha reso possibile questa esperienza interdisciplinare è stato quello di una curva che si attiva e piano piano rallenta, secondo un principio che sta alla base della nostra vitalità organica ed esistenziale.
Al termine la sensazione che più ha accomunato le partecipanti è stata secondo le testimonianze, di sorpresa.
Così abbiamo iniziato integrando il gruppo con un cerchio e una camminata di Biodanza per poi proseguire con una camminata Feldenkrais. Siamo poi cresciute di intensità con il ritmo della Nuova danza egiziana, abbiamo rallentato con i gesti dell’Airone e del Serpente di Qi Gong per poi lasciarci introdurre da versi poetici ai movimenti lenti e circolari del T’ai Chi. Fino a chiudere attraverso dei Cerchi di trasformazione di Biodanza in cui passavamo come atomi da un cerchio/insieme a un altro.
Ornella: Sono stata bene e alla fine mi sono sentita riconosciuta come simile anche da chi non avevo mai visto, ho sentito che eravamo tutte donne e parte della stessa specie.
Laura: Abbiamo vissuto un tempo indefinito facendo gesti semplici che insieme hanno dato vita a un ambiente in grado di generare un’energia femminile nuova.
Chiara: Mi ha colpito come alla fine tutte spontaneamente abbiamo desiderato restringere il cerchio per sentirci più vicine fino a unirci in un grande abbraccio. Un energia femminile potente.
Viola: il passaggio da una disciplina all’altra è stato fluido e ha dato un assaggio delle diverse discipline evidenziando approcci diversi per un fine comune.
Mariateresa Oldani