Il ciclo Donne e mito, proposto da Libr@rsi e da Bibliomediateca, intende proporre analisi e riflessioni sulle grandi figure del mito, che nella cultura occidentale e mondiale sono arrivate soprattutto dai classici greci e latini e sono state rivisitate in ambito figurativo, letterario e teatrale da moltissimi autori e autrici. Lavoreremo su personagge, ma anche su motivi ed elementi del mito che intendiamo riscoprire e analizzare in base alle prospettive indicate dai femminismi contemporanei.
La figura potente di Medea compare nell’immaginario occidentale e mondiale in centinaia di rivisitazioni letterarie e artistiche, all’insegna dell’ambiguità: maga sapiente e/o malefica, lucida e/o appassionata, ragazza che sceglie l’amore contro la volontà del padre e/o straniera incompresa e profuga priva di diritti, moglie abbandonata e/o autrice di vendette feroci, madre figlicida e/o perseguitata, donna ribelle e/o succube rispetto al potere maschile, e molto altro ancora. Medea viene riproposta spesso col suo nome, ma è anche un archetipo riconoscibile che rivive nella cultura mondiale sotto nomi diversi.
Vittoria Longoni introduce l’argomento con un’ampia panoramica su questa figura, da Euripide fino alle scrittrici contemporanee. La Medea protagonista della tragedia euripidea si è infatti imposta con la sua forza straordinaria, tanto che le rivisitazioni successive la presuppongono sempre come modello da confermare, negare o approfondire. Si tratta di un mito molto complesso e problematico, che è stato riproposto e attualizzato in modi diversi e opposti e non cessa di suscitare emozione e riflessione.
Introduzione panoramica e dibattito a cura di Vittoria Longoni, grecista.
Interviene nel dibattito con una sua comunicazione anche Filomena Rosiello, psicanalista di indirizzo iunghiano.
A cura di Libr@rsi e di Bibliomediateca
Martedì 26 febbraio dalle 18 alle 20
Casa delle Donne – Spazio da vivere
Con aperitivo finale