Sessantacinque acquerelli e acrilici, 26 espositrici per la mostra “Soggetto donna”, aperta fino all’8 marzo nello Spazio da Vivere di via Marsala 10. Un centinaio le persone intervenute durante l’inaugurazione, il 28 febbraio: per alcune donne e per molti uomini è stata anche un’occasione per conoscere la Casa, a cui l’allestimento regala luce e colore.
Che cosa muove le donne che dipingono? Questa domanda, posta da Anita Sonego nel saluto a nome della Casa, è stata ripresa e approfondita da Daniela Brambilla, docente di Disegno e tecniche pittoriche allo Ied, con le parole delle stesse autrici. Bisogno di “raccontare e di raccontarsi”, di “liberare un’emozione attraverso un segno”, ricerca di significati, espressione del proprio mondo interiore, di sogni e speranze. Per tutte è momento di libertà e di vita. Chi spiega che è “come respirare, se non potessi dipingere potrei ammalarmi”, chi mette l’accento su un percorso che può essere “gioioso e istintivo ma anche faticoso e frustrante”.
Brambilla cita Leonardo da Vinci (“Il grande amore nasce dalla gran cognizione della cosa che si ama, se tu non la conoscerai poco o nulla la potrai amare”) per introdurre una specificità della pittura femminile: per una donna dipingere altre donne è sempre un momento di conoscenza e di amore. Di sé e delle proprie simili. (Grazia Longoni)
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 17 alle 19,30 fino all’8 marzo, quando sarà aperta tutto il giorno, dalle 11 alle 19,30.