La Casa delle Donne di Milano non ha muri, non ha barriere e travalica il confine con la Francia. Mentre in tutto il mondo le donne scendevano in piazza per gridare contro sfruttamento, precariato, violenza, machismo, anche a Nizza si formavano i cordoni di un corteo che vedeva la partecipazione di molti giovani. Presenti varie associazioni, tra cui il Collectif Droits des Femmes 06, il Planning Familial, Graf (Groupe Reflexion Action Féministes), che si batte al fianco di Pinar Selek, perseguitata in Turchia e attiva nella Ligue des Droits Humains.
In place Garibaldi fra tanti striscioni e stendardi la nostra socia Nadia Boaretto sventolava il simbolo della Casa delle Donne di Milano, che è stato notato, apprezzato, fotografato. In barba agli intoppi diplomatici che vorrebbero aizzare Francia e Italia a “singolar” tenzone (davvero singolare nell’Unione Europea), il canto che si è levato a inizio della manifestazione è stato SEBBEN CHE SIAMO DONNE PAURA NON ABBIAMO, ABBIAM DELLE BELLE BUONE LINGUE, ABBIAM DELLE BELLE BUONE LINGUE… Fa piacere constatare che questo canto delle mondine è noto all’estero quanto Bella Ciao, sulla cui musica ormai marciano anche i movimenti ambientalisti.