Voci ecofemministe prima e durante la pandemia
Non avevano in mente il Covid 19, ma l’emergenza ambientale: distruzione e trasformazione degli habitat naturali che portano a squilibri nel clima e nei rapporti tra le specie, acqua pubblica non disponibile da parte di grandi fette della popolazione, un modello di sviluppo che provoca enormi diseguaglianze di reddito, salute, accesso alle risorse. Ciascuna di queste categorie può essere letta nella realtà della pandemia: dall’origine del virus in scambi tra specie animali, al diverso modo in cui ha colpito diversi Paesi e strati sociali, fino alle condizioni in cui possono o non possono essere messe in pratica le misure igieniche preventive: lavarsi le mani, mantenere le distanze, avere una casa.
C’è uno sguardo o una proposta femminista di fronte a tutto questo? Molte donne la stanno cercando, riflettendo sulle radici patriarcali e razziste dei meccanismi di dominazione e sfruttamento, dialogando con i movimenti delle donne che in molti Paesi rivendicano un altro rapporto con la Terra e le risorse naturali, il corpo, la salute.
Ne parliamo con Stefania Barca, saggista, ricercatrice presso il Centro de Estudos Sociais dell’Università di Coimbra, Elvira Federici, presidente Società delle Letterate, scrive su Leggendaria e Letterate Magazine, Daniela Padoan scrittrice, saggista, presidente dell’Associazione Laudato sì.
Coordina Grazia Longoni della Casa delle Donne.
Mercoledì 17 giugno 2020, ore 18, incontro online
Per partecipare alla discussione online: da pc cliccare sul link e consentire l’apertura della piattaforma Zoom; da cellulare: scaricare l’App Zoom e cliccare sul link che riceverete per partecipare alla videoconferenza,