A cura del Gruppo Libr@rsi della Casa delle Donne di Milano.
Nei suoi romanzi e nei suoi saggi la grande scrittrice (1914-1998) propone, in anticipo sui suoi tempi e per questo spesso non compresa, un messaggio di rispetto e amore per la Terra e per tutti i viventi, di nonviolenza radicale, che nel mondo e nei problemi di oggi risuona con particolare efficacia.
Il suo pensiero filtra in filigrana nei grandi romanzi sospesi tra realtà e immaginazione libera, dall’Iguana al Cardillo addolorato, e viene dichiarato esplicitamente in alcuni suoi piccoli, intensissimi saggi, fitti di meditazioni e di memorie personali. Tra questi, Corpo celeste e Le piccole persone.
Sabato 28 novembre, durante l’ora che le dedichiamo, e che ci concediamo, Laura Lepetit ci parlerà di Anna Maria Ortese, Cinzia Iraci e Vittoria Longoni leggeranno con semplicità alcune pagine dei suoi saggi. Monica Farnetti, curatrice tra l’altro delle opere complete di Ortese per Adelphi, ci raggiungerà con un suo intervento.
Diversi mesi fa avevamo programmato per il 28 novembre un pomeriggio di studio dedicato ad Anna Maria Ortese, ovviamente “in presenza”. Lo organizzeremo l’anno prossimo, appena sarà possibile.
Ma ci sembra importante mantenere nella stessa data un momento che può essere di meditazione, di riflessione e di nonviolenza per tutte e tutti noi che ascoltiamo.
Ecco un esempio delle parole che ascolteremo:
“Oggi, se c’è qualcosa da fare per l’uomo, è combattere la sua inumanità, intervenire contro i suoi delitti, che prima ancora di essere delitti dell’uomo contro l’uomo, sono delitti dell’uomo contro la Terra! La Terra va adorata! Non uccisa e sfruttata! Non adoperata. È sovrumana, la Terra, e tutti i suoi verdi cuori lo sono. Onore alla Terra! Combattiamo per la libertà e la reintegrazione della Terra nel nostro sistema di valori! Tornino al primo posto! In primo luogo le foreste e la luce, le acque e i monti! Tutti gli esseri elastici e splendidi, spirituali e regali che la popolano. È l’uomo che va ridimensionato, non la Terra. E quando dico “uomo”, mi riferisco essenzialmente alla sua vecchia cultura, cultura d’arroganza, che lo ha posto al centro dei sistemi, padrone e torturatore, corruttore e venditore di ogni anima della Vita”. (Corpo celeste, Adelphi 1997, p.125)
Sabato 28 novembre 2020, ore 15, evento online.
Per partecipare su ZOOM, registrarsi e prenotarsi al link: https://www.casadonnemilano.it/prenotazioni-webinar/