di Alice Schwarzer e Sahra Wagenknecht.

Pubblichiamo qui di seguito il “Manifesto per la pace” scritto da Alice Schwarzer – fondatrice e redattrice capo della storica rivista femminista tedesca “Emma” – e Sahra Wagenknecht – vicepresidente del Comitato nazionale di Die Linke e deputata al Bundestag.
Sulla base di questo manifesto, sottoscritto anche dal generale di brigata in pensione Erich Vad, tradotto per noi da Gabriella Buora, è stata indetta una grande manifestazione per il 25 febbraio 2023 a Berlino.

Oggi è il 352° giorno di guerra in Ucraina (10 febbraio 2023). Finora sono stati uccisi oltre 200.000 soldati e 50.000 civili. Donne sono state stuprate, bambini spaventati, un intero popolo traumatizzato. Se i combattimenti continuano in questo modo, l’Ucraina sarà presto un Paese spopolato e devastato. E molte persone in tutta Europa temono anche un’escalation della guerra. Temono per il futuro loro e dei loro figli.

La popolazione ucraina brutalmente attaccata dalla Russia ha bisogno della nostra solidarietà. Ma cosa sarebbe la solidarietà
adesso? Per quanto tempo ancora si combatterà e si morirà sul campo di battaglia dell’Ucraina? E ora, un anno dopo, qual è in realtà l’obiettivo di questa guerra? La ministra degli Esteri tedesca ha recentemente affermato che “noi” stiamo conducendo una “guerra contro la Russia”. Sul serio?

Il presidente Zelenskyj non fa mistero del suo obiettivo. Dopo i carri armati promessi, ora chiede anche aerei da combattimento, missili a lungo raggio e navi da guerra – per sconfiggere la Russia su tutta la linea? Il cancelliere tedesco assicura ancora di non voler inviare aerei da combattimento o “truppe di terra”. Ma quante “linee rosse” sono già state superate negli ultimi mesi?

C’è da temere che Putin lancerà un massiccio contrattacco. Al più tardi se la Crimea verrà attaccata. Scivoleremo allora inesorabilmente verso la guerra mondiale e la guerra nucleare? Non sarebbe la prima grande guerra iniziata così. Ma potrebbe essere l’ultima.

Sostenuta dall’Occidente, l’Ucraina può vincere singole battaglie. Ma non può vincere una guerra contro la più grande potenza nucleare del mondo. Questo è ciò che dice anche il generale Milley, capo dello Stato Maggiore congiunto degli Stati Uniti. Parla di una situazione di stallo in cui nessuna delle due parti può vincere militarmente e la guerra può essere conclusa solo al tavolo dei negoziati. Allora perché non adesso? Subito!

Con l’obiettivo di prevenire altre centinaia di migliaia di morti e peggio. Questo è ciò che pensiamo anche noi, ed è ciò che pensa la metà della popolazione tedesca. È tempo di ascoltarci! Negoziare non significa capitolare. Negoziare significa fare compromessi da entrambe le parti. I cittadini tedeschi non possono influenzare direttamente l’America e la Russia o i nostri vicini europei. Ma possiamo e dobbiamo chiedere conto al nostro governo e al cancelliere e ricordargli il suo giuramento: “Non danneggiare il popolo tedesco”.Chiediamo al Cancelliere di fermare l’escalation delle consegne di armi. Ora! Dovrebbe guidare una forte alleanza per un cessate il fuoco e negoziati di pace sia a livello tedesco che europeo. Ora! Perché ogni giorno perso costa fino a 1.000 vite umane in più e ci avvicina a una terza guerra mondiale.

Chiunque può firmare il “Manifesto per la pace” (già sottoscritto da oltre 450.000 persone) al seguente LINK:
https://www.change.org/p/manifestfuerfrieden-aufstandfuerfrieden