Loredana Marchesi, per molte “la Loredana del bar della Casa” ci ha lasciato domenica 11 febbraio, a 74 anni (nella foto, Loredana a destra sotto lo striscione). È stato un colpo duro e inaspettato per molte di noi che l’avevano vista alla Casa – serena e attiva come sempre – solo una decina di giorni prima. Poi, all’improvviso, ci aveva fatto sapere di essere ricoverata in ospedale. Ai messaggi rispondeva affettuosamente, ma facendoci capire che non voleva dare particolari né essere oggetto di troppa attenzione. La riservatezza – un misto di timidezza, ritrosia e modestia – era una sua caratteristica. Le piaceva ascoltare, non essere protagonista.
Alla Casa era arrivata tramite amiche, alcuni mesi dopo l’apertura del marzo 2014. Stava vivendo un periodo difficile e la Casa delle Donne, avrebbe confidato in seguito, l’aveva aiutata. In via Marsala aveva trovato occasioni di impegno, di sorellanza e di svago. Lei, che già faceva e avrebbe continuato a fare volontariato per Emergency, aveva subito scelto di impegnarsi nella scuola di italiano per donne straniere. Non aveva esperienza di insegnamento (aveva lavorato come giornalista al Sole 24 ore) ma era a disposizione per accogliere le ragazze e le donne, per avere con loro relazioni affettuose, per aiutare quelle che avevano più difficoltà con la lingua. Quando si organizzavano lezioni di cucina, o cene, o feste di fine anno, Loredana c’era sempre.
L’altro gruppo in cui era impegnata alla Casa era il bar. L’aveva scelto perché le piaceva preparare torte, servire caffè e cappuccini, occuparsi dell’acquisto dei vini. E dietro il bancone dello Spazio di Vivere l’hanno vista tutte le donne che hanno frequentato via Marsala. Era lì durante gli eventi, i mercatini, le discussioni. Veniva tutti i mercoledì mattina alla lettura dei giornali. Finiva di preparare i caffè o di servire aperitivi e si sedeva, a volte un po’ in disparte. Ma aveva idee precise e documentate su tutto, anche se raramente interveniva in pubblico. Alle manifestazioni non mancava mai, sotto il nostro striscione arancione o portando un cartello contro le guerre.
Leggeva molto ed era appassionata di cinema, spesso con qualche amica della Casa approfittava della vicinanza all’Anteo per andare a vedere un film. Della sua vita privata parlava poco. Sapevamo che aveva un gatto. E che amava molto viaggiare. Colombia, Cile, Giordania, Georgia, Iran erano state alcune delle sue mete preferite. Quando, nell’ottobre scorso, abbiamo organizzato un viaggio ad Arezzo sulle orme di Piero della Francesca era stata tra le prime ad aderire. E lì molte di noi l’hanno conosciuta un po’ più da vicino.
Addio Loredana, ci mancheranno il tuo sorriso, la tua voce pacata arrochita dal fumo, la tua discrezione, la tua gentilezza, la tua disponibilità.
Grazia Longoni
I funerali si svolgeranno giovedì 15 febbraio alle 14.45 al Cimitero di Lambrate con rito civile.