Sabato 28 febbraio alle ore 15.00, la Casa delle Donne di Milano e la Libera Università delle Donne di Milano presentano un incontro dedicato a Carla Lonzi, introdotto da Francesca De Vescovi del Direttivo della Casa delle Donne e coordinato da Lea Melandri.

L’appuntamento si articolerà in due momenti:

  •  la proiezione del documentario di Loredana Rotondo dedicato a Carla Lonzi, con interviste a donne del femminismo italiano;
  •  interventi di Maria Luisa Boccia, autrice del libro Con Carla Lonzi. La mia opera è la mia vita, Ediesse 2014 e di Laura Lepetit (Libera Università delle Donne)
lonzi

Opera di Giusy Calia – elaborazione grafica collettiva_femminista Sassari

Il documentario

Il documentario racconta Carla Lonzi, la prima femminista dell’autocoscienza, fondatrice delle edizioni di Rivolta femminile nei 1970.
Il video raccoglie testimonianze di donne che l’hanno conosciuta da studentessa e nei suoi percorsi di ricerca artistica e politica. Tra queste Marisa Volpi, Laura Lepetit, Carla Accardi, le sue compagne e amiche di Rivolta Femminile (Renate Gessner, Jacqueline Vodoz e Angela Mioni), la sorella Marta, Maria Luisa Boccia, Manuela Fraire, Luisa Muraro, il figlio Battista Lena e la sua compagna Francesca Archibugi. Racconti intrecciati a foto, filmati e alla voce diretta di Carla Lonzi.

Ritratto di Carla Lonzi, regia di Gianna Mazzini su progetto di Loredana Rotondo per Vuoti di memoria Rai Educational (2002). Durata 30 minuti.

Il libro

Maria Luisa Boccia, filosofa politica, una delle protagoniste del femminismo in Italia, si è dedicata con particolare interesse e passione alla figura di Carla Lonzi, di cui già aveva scritto nel libro L’io in rivolta. Vissuto e pensiero di Carla Lonzi (1990). Nella prefazione al secondo libro, di cui ci parlerà in questo incontro, così motiva la ripresa della sua riflessione su Lonzi: “In un contesto profondamente mutato Carla Lonzi è tornata. Un ritorno che ha il segno di un ricominciamento, volto a trovare nuove vie, nuove soluzioni, nella consapevolezza di muoversi in una realtà radicalmente modificata. Dove si conferma attuale la ricerca di un proprio senso dell’esistenza. È questo spazio di libertà, aperto negli anni Settanta, che non si è richiuso. È uno spazio politico, non privato né culturale. Vorrei che questo libro fosse un tramite per il riconoscimento tra pratiche di donne differenti. Io almeno l’ho pensato e scritto così, con lo sguardo rivolto a Lonzi e alle donne che nel presente vivono la stessa sfida”.

Con Carla Lonzi. La mia opera è la mia vita, Ediesse Edizioni – 2014

Per approfondimenti: Da donna a donna. Un dialogo lungo quanto una vita di Lea Melandri