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Una giovane socia va in scena alla festa di Hoppipolla

Un po’ di ginnastica posturale per rilassare i muscoli e allungarli, ricostruirne l’elasticità un centimetro dopo l’altro. Mandare il respiro nelle articolazioni per nutrirle e liberarle. Percepire l’insieme del proprio corpo nella sua articolarità e nella globalità delle catene muscolari. Riscoprire la fluidità e la padronanza dei propri movimenti. Potersi muovere, andare, fare, essere… questo è vitalità.

La postura, o forma e posizione globale del corpo di una persona e delle sue parti, è unica per ciascuno di noi; è il risultato della nostra storia personale e genetica, familiare e sociale.

I caratteri ereditari si strutturano con l’influenza dell’educazione ricevuta e la risposta data dall’individuo ad essa, con i traumi e gli incidenti vissuti, con l’influenza dell’ambiente storico-sociale in cui si nasce e si cresce, con le esperienze psicomotorie vissute.

La ginnastica posturale è di aiuto per diminuire o eliminare i dolori, recuperare elasticità muscolare e mobilità articolare, imparare ad usare il corpo senza danneggiarlo, ritrovare energia e forza, capacità di concentrazione, rilassamento e rallentare o fermare l’evoluzione negativa dei propri disturbi.

Basata sui principi del metodo Mézières e del metodo Raggi®, si compone di esercizi di psicomotricità, educazione motoria, mimo, qualche elemento di yoga, molto stretching ed elementi di gioco del Teatro dell’oppresso.

Conduce: Paola Ubaldeschi
Giorno: martedì dalle 17,30 alle 18,30