Mercoledì 28 giugno alle ore 19 nello Spazio da Vivere verrà rappresentato lo spettacolo “Cantata per i fratelli Cervi” realizzato dal Gruppo Zabara, tratto dal libro di Alcide Cervi “I miei sette figli” e dalla “Ballata per i fratelli Cervi” del poeta siciliano Ignazio Buttitta. Drammaturgia di Erminia Terranova.
Una storia che restituisce alla memoria una delle pagine più tragiche della guerra partigiana di liberazione, raccontata con le parole di Genoveffa, la mamma dei sette fratelli, Erminia Terranova, e il canto di Tano Avanzato.
Ma rievocheremo anche un giorno di festa: quando il 25 luglio del 1943, alla caduta del fascismo, fu grande festa a casa Cervi, come in tutto il Paese. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. A Campegine, i Cervi insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Il paese si ritrovò tutto in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio, c’era la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti.
Uno spettacolo pensato per riaffermare e celebrare le radici della nostra Repubblica e della nostra Costituzione – che sono quelle della Resistenza antifascista di migliaia di partigiani, resistenti, deportati e martiri come i sette fratelli Cervi – organizzato dalla sezione Anpi “Giovanni Pesce e Nori Brambilla” Zona 1 Milano e dall’Associazione Saveria Antiochia Osservatorio antimafia.