Depressione, perché le donne si ammalano di più? Il monografico di Leggendaria alla Casa delle Donne di Milano.
Senso di vuoto e assenza di significato, dagli stati ansiosi alle crisi di panico: cos’è la depressione femminile e qual è la sua origine? Quali i possibili rimedi? “Depresse non si nasce”, recita la copertina dell’ultimo numero di Leggendaria, diretto da Anna Maria Crispino, che mette al centro della rivista un approfondimento sul tema, curato dalla giornalista Silvia Neonato.
La questione parte dall’omonimo saggio di Paola Leonardi, sociologa specializzata in Psicologia di Genere: “Depresse non si nasce, si diventa”. Eppure di depressione, statistiche alla mano fornite dall’Organizzazione mondiale della Sanità, le donne, e nella stragrande maggioranza dei casi quelle sposate e con figli, che finiscono per annichilirsi, si ammalano il doppio degli uomini. E c’è un perché, scientifico e culturale. Sfogliando le pagine della rivista, infatti, leggendo interventi, studi e pareri di psicanaliste ed esperte, approfondendo il contesto, percorrendo la storia della letteratura e dell’arte, soffermandosi sulla figura materna, si arriva al nocciolo della questione.
La depressione femminile è la risposta alle violenze subite e a tutto quello che impedisce a una donna di godersi autonomia, potere, autostima; tutto indotto dalla società patriarcale. “Alle disuguaglianze tra uomo e donna, al voler piegare i nostri desideri a quelli maschili”, per dirla con le parole di Paola Leonardi, che nel suo libro, dal quale la riflessione prende il via, indica in 12 tappe come uscire da un disagio indotto dai ruoli imposti. E in primis bisogna puntare sulla relazione tra donne: chi ha un maggior numero di rapporti di fiducia con le altre soffre meno di depressione. Anche questa è statistica.
Di depressione femminile si parla alla Casa delle Donne di Milano, in via Marsala 8/10, il 22 gennaio 2018, alle 18.30.
Gabriella Persiani