La nota grecista e saggista Eva Cantarella

La nota grecista e saggista Eva Cantarella

Lunedì 19 marzo alle ore 18, la Bibliomediateca, nell’ambito del progetto “Personagge“, propone un primo incontro sulle donne del mito. La nota grecista e saggista Eva Cantarella, docente di Diritto romano e Diritto greco antico presso l’università Statale di Milano, terrà una lezione/ dibattito su Clitennestra. Cantarella ci proporrà le sue considerazioni sia su questa figura mitica, sia sulle riflessioni che essa ha suscitato nell’ambito del diritto antico e moderno.

La casata nobile degli Atridi, signori di Micene, era insanguinata, da generazioni, da delitti innominabili e da feroci rivalità tra fratelli; Clitennestra, figlia di Leda e del re spartano Tindaro, fu costretta a sposare il figlio di Atreo, Agamennone, che aveva  ucciso il suo precedente marito, Tantalo, e il bambino che era nato da questa unione.

Nell’Odissea, Clitennestra è presentata come l’anti-Penelope, il prototipo infamante della donna infedele e assassina. Nell’Orestea di Eschilo, è una gigantesca e sinistra figura di regina, assetata di potere, autrice della persecuzione vendicativa, che si prolunga oltre la morte in una catena interminabile. Essa uccide il marito Agamennone che oltre ad infliggerle gravissimi torti aveva sacrificato in nome della guerra sua figlia Ifigenia, è uccisa a sua volta dal figlio Oreste, lo perseguita da morta fino al delirio. Quali erano le sue ragioni? Enormi, quanto le sue vendette.

Clitennestra

Clitennestra

Per Clitennestra, la sola possibilità di sottrarsi alla tremenda subalternità femminile e alla violenta oppressione della cultura e dell’etica patriarcale era l’uso di una violenza feroce quanto quella maschile. Non si rassegna al ruolo di vittima: nell’immagine più diffusa, essa impugna orgogliosamente l’ascia, strumento di potere e di morte. A distanza di molti secoli, le Clitennestre rivisitate dalle autrici (Marguerite Yourcenar, Dacia Maraini, Valeria Parrella e altre) ci fanno riflettere: come è cambiata oggi la situazione? Possiamo ipotizzare una relazione tra i generi che escluda la violenza?

Introduce l’incontro Vittoria Longoni

Segue aperitivo.

volClitennestra