A scuola di italiano per imparare la grammatica dell’inclusione
Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
La scuola di italiano per donne migranti nasce nel 2014, con l’obiettivo di essere luogo per l’apprendimento della lingua italiana, ma anche luogo di incontro e conoscenza reciproca: scuola come strumento fondamentale attraverso cui le donne migranti, imparando la nostra lingua, possono partecipare e progettare il loro futuro.
Nel corso di questi anni la scuola si è progressivamente strutturata e arricchita di competenze: è aumentato il numero delle insegnanti (tutte volontarie), migliorata l’organizzazione dei corsi, e soprattutto è molto aumentato il numero delle allieve.
Nel primo anno di scuola avevamo circa 40 allieve, oggi sono più di 100; provengono da 33 diversi paesi, soprattutto Africa subsahariana, America latina, e, a seguire, Nord Africa, Asia, Est Europa. La maggior parte delle nostre allieve proviene dai centri di accoglienza per richiedenti asilo e centri per la protezione di vittime di tratta.
Oltre ai corsi di insegnamento della lingua italiana, la scuola è impegnata nel costruire opportunità di inclusione per le sue allieve e non solo. Obiettivo infatti è quello di aprire gli spazi e le attività della Casa delle donne anche alle migranti che, per motivi vari, non frequentano la nostra scuola. Pertanto vengono organizzati corsi, laboratori e attività a cui possono iscriversi anche donne migranti che non sono iscritte alla scuola.
Inoltre la scuola di italiano fa parte della Rete Scuole Senza Permesso, creando così connessioni e sinergie che ci consentono di offrire maggiori opportunità alle nostre allieve: dallo scambio di materiali didattici alla partecipazione ad iniziative organizzate da altre associazioni. Nel 2015 la scuola ha sottoposto alla Chiesa Evangelica Valdese il progetto “Scuola d’italiano delle donne per le donne migranti”, al fine di sostenere i costi per l’acquisto di materiali didattici e tecnologici necessari per le attività della scuola. Il progetto è stato approvato nel 2016, e dal 2017 abbiamo potuto dare concretezza e sviluppo al nostro progetto.
Abbiamo avuto la possibilità di acquistare libri per l’apprendimento della lingua italiana L2, che vengono consegnati gratuitamente alle allieve che si iscrivono alla scuola.
Riteniamo che la dotazione di materiali didattici alle allieve, in particolare alle donne che non avrebbero mai la possibilità di acquistarli con le proprie risorse economiche, contribuisca a sviluppare senso di responsabilità, rispetto, dignità e appartenenza. Ci sembra che trovi piena applicazione il sillogismo aristotelico: “gli studenti hanno i libri, io ho un libro, io sono uno studente”!
Abbiamo acquistato le attrezzature necessarie (computer e proiettori) per l’utilizzo di materiali didattici in formato elettronico, slide e filmati. È stato così possibile anche realizzare piccoli corsi didattici ad hoc, costruiti sulla base delle esigenze delle allieve, proiettando in aula il materiale didattico in PowerPoint, con discussione e partecipazione d’aula.
La possibilità di utilizzare materiale audiovisivo ci ha consentito anche di allestire un corso tematico su alimentazione e cucina, che, al termine della lezione, si conclude con la preparazione in loco degli alimenti di cui era stata spiegata la preparazione; le pietanze vengono quindi offerte alle allieve per una degustazione insieme, facilitando così una dimensione conviviale e amicale.
Abbiamo inoltre acquistato materiali per corsi di disegno, collage e arti grafiche (album, matite, cartellette, ecc.) che vengono distribuiti gratuitamente alle donne che frequentano i corsi.
Sono laboratori che, oltre a stimolare o riscoprire la creatività di ciascuna, facilitano le relazioni trasversali tra allieve, tra le culture e le consuetudini.
Si costruiscono alleanze e si pratica il lessico delle relazioni multiculturali.