Il 31 maggio 2018 nello Spazio da vivere della Casa delle donne di Milano, la Bibliomediateca propone il quinto incontro della rassegna: “Le pratiche politiche del movimento delle donne: corpi, voci, scritture”.
Verrà presentato il volume “Storia delle storie del femminismo” di Cinzia Arruzza e Lidia Cirillo (Edizioni Alegre, 2017). Dialogherà con Lidia Cirillo Carlotta Cossutta, presenterà Giuliana Peyronel.
Femminismo: una storia di molte storie. Plurale e singolare s’intersecano sempre, quando si discute di femminismo. Anche in questo libro si usa il termine al singolare per indicare l’insieme dei movimenti delle donne, in particolare dagli ultimi due secoli a oggi, abbracciando in senso unitario il contrasto alla discriminazione di genere con le lotte di liberazione; però il plurale rispunta quando si parla (giustamente) di “storie”. Movimenti per la parità tra i generi (dei diritti, delle opportunità, delle retribuzioni, delle rappresentanze) e gruppi di autocoscienza, volontà di mettere a tema la differenza sessuale e di rifondare il simbolico (per sintetizzare molto schematicamente) si sono contrapposti e intersecati soprattutto nella seconda metà del Novecento.
Il testo di Arruzza e Cirillo parte dall’impostazione del femminismo di matrice marxista. Le autrici si dedicano a una ricognizione dei differenti gruppi, movimenti e culture interni al movimento delle donne e cercano di comprendere e disinnescare attraverso la riflessione storica le “trappole” che in alcuni casi hanno condotto a contraddizioni irrisolte e infeconde e a ostacoli e, a volte, ad alleanze estrinseche tra le donne, su basi puramente etiche, o a una “balcanizzazione” delle lotte dei diversi soggetti.
“Un approccio marxista alla questione dell’oppressione delle donne può aiutare a superare questa impasse, in quanto esso parte… dall’analisi degli effetti del capitalismo dal punto di vista della possibilità di liberazione e piena autodeterminazione delle donne, vale a dire dei limiti che esso pone alla realizzazione di una società in cui il genere o l’orientamento sessuale non siano più fonte di gerarchie sociali e di discriminazione” (p. 124).
Oggi le nuove forme di femminismo intersezionale promettono di ricomporre queste antinomie proponendosi come movimento internazionale, “giovane, di classe e antirazzista”. Ne discuteremo, partendo dall’interessante ricognizione storica e teorica che questo libro propone, non solo con una delle autrici, ma anche con giovani esponenti del movimento Non Una Di Meno e in particolare con Carlotta Cossutta.
Sul modello dei precedenti preparati per il ciclo:
Giovedì 31 maggio alle 19, Bibliomediateca propone il quinto incontro del ciclo” Le pratiche politiche del movimento delle donne: corpi, voci, scritture”
Presentazione del testo di Cinzia Arruzza e Lidia Cirillo, “Storia delle storie del femminismo”, Quaderni viola, Alegre 2017
Doppia foto: per es. copertina del libro e un’immagine di mobilitazione di Nonunadimeno
Breve testo:
Il libro parte dall’impostazione del femminismo di matrice marxista. Le autrici tentano una ricognizione dei differenti gruppi, movimenti e culture interni al plurisecolare movimento delle donne e , puntando a un nuovo universalismo femminista, cercano di comprendere e disinnescare attraverso la riflessione storica le “trappole” che a volte hanno condotto a contraddizioni irrisolte e infeconde, ad ostacoli oppure ad alleanze estrinseche tra le donne, su basi puramente etiche, o a una “balcanizzazione” delle lotte dei diversi soggetti.
Le autrici (plurale da confermare ) dialogano con Carlotta Cossutta, coordinate da Giuliana Peyronel
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Discutiamo sul femminismo : una storia fatta di molte storie
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