Avrete letto sul sito o su FB di “quel problema ontico-ontologico” che il Consiglio Direttivo si era posto nell’organizzare l’Assemblea? Che poi si riduceva, come in tante questioni filosofiche, in un atto pratico (etico) e nel nostro caso al reperimento di “sedie”? Quel problema, ora in vista della grande festa dell’8 marzo, in cui apriremo ufficialmente la Casa, si sta facendo ancor più “cogente”.
Ma la soluzione non è chiedere all’IKEA, (come in molte ci hanno suggerito) che non dà materiali ad Associazioni come la nostra (così ci hanno risposto).
Una proposta inedita e coinvolgente, invece, ci viene dalla nostra socia Agostina Ercolani e da un’altra socia di Politica Femminile (manca il suo nome). Dicono: perché non si chiede a tutte le socie di portare da casa una sedia? “Tante sedie, una diversa dall’altra, tanti colori, una vera multiculturalità…” scrive Agostina. E l’altra: “In tante abbiamo una sedia scompagnata che potremmo donare…potrebbe esserci un risultato bellissimo”. E il suggerimento di un “Sediaday” in primavera.
Il “Sediaday”, allora lo organizziamo immediatamente per domenica 2 marzo dalle 14.30 alle 18.
Apriremo la Casa domenica 2 marzo dalle 14.30 alle 18.00 appositamente per ricevere la vostra sedia che vorrà dire un pezzetto della vostra casa nella nostra casa comune.
La sedia preferibilmente dovrebbe essere pieghevole, facile da riporre e trasportare per gli eventi, le assemblee, su e giù dalla scala.
Vi aspettiamo, mi raccomando. Organizzatevi tra amiche in macchina, o anche usate il tram…e se dovete spiegazioni di quella sedia in mano, dite che la state portando alla Casa delle Donne di Milano. Tutta pubblicità per tutte noi.