Noi e Gaza
Ignare di quanto stava succedendo a Gaza, il mattino del 7 ottobre 2023 pubblicavamo sul sito della Casa delle Donne di Milano un appello dal titolo A sostegno dei rifugiati palestinesi in Germania… e in Europa. Sottolineavamo che la repressione antipalestinese in Germania non era dissimile da quella portata avanti, sia pure con meno clamore, nella stragrande maggioranza degli altri paesi europei che hanno pigramente aderito all’ambiguissima definizione di antisemitismo coniata dall’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto, utilizzabile per giustificare qualsiasi azione repressiva nei confronti di singoli o di organizzazioni che tentano di diffondere la verità storica su quanto è accaduto e accade in Palestina.
A un anno di distanza dal 7 ottobre, dopo 365 giorni di distruzioni, di stragi, di riduzione alla fame, di uccisioni che secondo le valutazioni dei maggiori esperti internazionali moltiplicano per più di 4 volte quelle dichiarate dal Ministero della Sanità di Gaza, abbiamo deciso di dar conto del lavoro svolto dal nostro Gruppo, il Gruppo Gaza – costituitosi all’inizio di novembre dello scorso anno alla Casa delle Donne di Milano, quando è stato più che chiaro che la reazione di Israele all’azione di Hamas si stava trasformando in una sorta di macabra soluzione definitiva della “questione Gaza” e di quella palestinese.
Il nostro è stato un percorso angoscioso e accidentato, che si è svolto in un silenzio direi assordante, accompagnato dai comizi dei molti che, come il notissimo filosofo Bernard-Henri Lévy, ancora oggi ripete il mantra che Israele “ha il diritto di difendersi”.
Ma oggi siamo se possibile ancora più preoccupate. Della popolazione di Gaza si parla sempre meno e di quanto avviene agli abitanti della Cisgiordania occupata, ad opera dei coloni israeliani appoggiati dall’esercito, ancora meno: i corpi e le vite vengono distrutti, ma persino le cifre degli esseri umani uccisi (perché a numeri gli esseri umani di “razza non bianca” vengono abitualmente ridotti dai nostri media) sono “silenziate” da quelle più stupefacenti dei missili, delle incursioni aeree, delle bombe ora anche sul Libano, degli importanti nemici “eliminati”.
Cliccando sui 3 link qui sotto potrete leggere gli scritti che parlano del nostro lavoro di quest’anno e delle riflessioni che lo hanno accompagnato.
Quale pace e per chi di Paola Redaelli
Ripensarsi di Maria Nadotti
Perché esserci di Marinella Sanvito e Roberta Larghi
Il quarto link documenta per immagini la nostra partecipazione alle 52 manifestazioni organizzate a Milano in questo anno dalle associazioni palestinesi della nostra città.
Diario fotografico Gruppo Gaza
Il video documenta l’“Azione scenica per GAZA” organizzata dal Gruppo il 5 luglio 2024 in Piazza Castello a Milano.
In copertina: Il cavallo di Jenin costruito dall’artista tedesco Thomas Kilpper nel 2002 insieme ai bambini di Jenin e distrutto dagli Israeliani nel 2023