di Liliana Moro
(L’edizioni, ottobre 2020)

Un cammino, un percorso di vita-pensiero, suggerisce da subito il felice titolo di questo libro di Liliana Moro, “Andar pensando” e già richiama un movimento sincrono di tutto l’essere, un vivere “in apertura”, che renda possibile cogliere i plurimi sensi del proprio esperire… “…tenendo aperte le finestre e le porte della mente, del cuore, della pelle, alle altre. Vivere pensandosi insieme”. Nella gemma della relazione al femminile un crogiuolo per la crescita di sé e del pensiero.

Un impulso, una pratica, nati da un’urgenza di sé e di mondo che premeva fra le giovani donne che come lei vissero attivamente le trasformazioni di fine anni ‘70 e che la portarono all’incontro e al costruire collettivo con le altre donne. Compagne di cammino, tra cui Sara Sesti, Lea Melandri, Maria Nadotti, Maria Attanasio… e con loro l’avventura della rivista Lapis, la collaborazione poi con la Libera Università delle donne. Esperienze fondanti da cui trarre e in cui esercitare nuova capacità di riflessione e di analisi, forza ed autonomia di scelte di vita e di pensiero.

Queste si dipanano nei temi affrontati nel testo, recensioni e scritti, dal ‘94 al 2020, intorno a sette nuclei tematici, maternità, mondo della scuola, storia, femminismo e cura, guerra, scienza, che ritraggono anche una sorta di sua  autobiografia intellettuale.

Temi infatti che l’hanno accompagnata, ciclicamente, in modi diversi, che hanno stimolato interrogativi e dubbi, ricerca di sé, della propria identità, di donna madre, figlia, insegnante, e ‘ricercatrice del sapere femminile’. Una scrittura che, nel confronto con l’esperienza-pensiero delle altre, diventava indagine e strumento di analisi capace di portare nuova comunicazione. Fra le donne, fra le nuove generazioni, le sue studentesse, i suoi studenti: sguardo ad ampliarsi nella consapevolezza dei poteri ma volto a possibili cambiamenti. Uno dei fulcri l’attenzione a un principio della cura, di sé, degli altri, dell’ambiente “come valore culturale collettivo” posto fortemente dalla pratica e dal pensiero consapevole delle donne. Un “Pensare la cura, curare il pensiero”, come ricorda Liliana, testo già elaborato nel 2011 dal gruppo di Donne e scrittura della Lud, nell’interazione di spazio sociale e spazio di sé inderogabili.

Liliana Moro si occupa di storia dell’istruzione femminile e di storia delle scienziate. Fa parte della Società Italiana delle Storiche e collabora con la Libera Università delle Donne. Con Sara Sesti ha lavorato al progetto “Scienziate nel tempo”.