Ancora una volta si tenta di colpire l’autodeterminazione e la libertà delle donne! Ecco quanto ci scrivono le donne della Casa di Roma: “Questa mattina la Casa Internazionale delle Donne è stata oggetto di un vile attacco fascista.
Un attacco diretto alla libertà di tutte le donne, l’ennesimo atto oscurantista che prende di mira la legge 194, una dichiarazione di guerra verso le nostre vite e i nostri diritti.
Non ci faremo trascinare in un nuovo medioevo, continueremo ad affermare le nostre conquiste, i nostri corpi, le nostre vite e conquisteremo nuovi spazi di libertà.
Sulle nostre vite decidiamo noi”.
Un gruppo di uomini che si è definito “difensori della specie italica” (appartenenti a Forza Nuova) la mattina di sabato 7 aprile ha esposto alla Casa internazionale delle donne di Roma, uno striscione con la scritta ‘strage di stato’ in riferimento alla legge 194.
Questo grave attacco segue le provocazioni che da mesi si ripetono e che individuano le donne e soprattutto la loro libertà come un obiettivo da colpire. Anche se queste azioni si commentano da sole, dimostrano la forza del movimento femminista, che scende di nuovo in campo per affermare la maternità come scelta, l’obiezione di coscienza come una violenza perpetuata sul corpo delle donne e il diritto di decidere delle nostre vite libere da ogni ricatto e rapporto violento.
Le donne di sono mobilitate subito per affermare a gran voce il diritto alla libertà e protestare contro una legge (la 194) che è stata voluta e confermata da un referendum e che in questi 40 anni ha dimezzato il numero degli aborti anche se oggi fortemente osteggiata dagli obiettori di coscienza che tentano di riportare la donna nella condizione in cui non poteva decidere liberamente della sua maternità ed era costretta a ricorrere ad aborti clandestini in cui metteva in pericolo la sua vita.
La Casa delle donne di Milano si unisce alla condanna del gesto e esprime piena solidarietà alle donne della Casa Internazionale di Roma.
Martedì 10 Aprile alle 18,30 è convocata un’assemblea presso la Casa internazionale delle donne di Roma.