di  Marilena  Salvarezza.

Doppio incontro alla Casa delle Donne mercoledì 9 novembre, con Lucia Bisi e il suo libro Il vento ce lo disse-Donne nell’isola (ed. Bolis) e Angela Giannitrapani con Un’altra metà di mondo (ed. Rossini). L’abbinamento dei due volumi è nato per l’affinità delle storie che vi si raccontano: storie di donne che intraprendono percorsi nuovi nelle loro vite che le portano sempre più vicine a sé stesse e a forme di libertà esistenziale, sebbene i due libri rispondano a scelte narrative diverse.

Infatti Il vento ce lo disse è una raccolta delle storie vere di donne reali che hanno scelto Pantelleria come luogo dell’anima. Vi sono arrivate da vicende diverse e spesso dolorose, oppure per scelte consapevoli ma tutte vi hanno trovato un luogo di accoglienza e di bellezza che lenisce cicatrici e ferite e regala nuove energie. Un luogo dove riversare i loro talenti e dove in alcuni casi scoprono talenti nuovi e intraprendono strade professionali impensate, dove anche combattere battaglie vincenti per mantenere l’architettura e la fisionomia dell’isola.

Sono donne che vivono sole ma non solitarie, legate da una rete reciproca di solidarietà e di rispetto. Lo stesso che hanno per un’isola e per i suoi abitanti dalla cui bellezza traggono ossigeno per una vita di maggior senso, in assoluta autonomia e libertà di scelte. Ma vi sono anche donne che hanno sempre vissuto nell’isola, che ne rappresentano la storia e la memoria: è il loro sguardo stupito ma non ostile che legittima le turiste. Anche oltre le intenzioni iniziali, ne è nato un testo profondamente ecofemminista, per le condivisione profonda di valori tra l’autrice e le altre donne protagoniste.

Un’altra metà di mondo è un testo di narrativa con storie d’immaginazione, alcune delle quali ispirate a storie vere, che raccontano di donne mature, di giovani, perfino di una bambina ma anche di una donna anziana. C’è un solo un uomo ma che narra di una giovane donna. Vivono quotidianità diverse, ma in cui sentono di non esaurire la loro ricerca. Tutte sono pronte a cogliere un’occasione, a riconoscere un segnale, ad aprirsi allo stupore e ad imboccare quei sentieri che le porteranno altrove, là dove la loro esistenza diventa consapevole e piena.

Per esempio una giovane ricamatrice che dalla storia mai raccontata prima della madre trova la forza per diventare giornalista nei luoghi di conflitto e finita questa esperienza centrale della vita, tornerà a fare la ricamatrice. La tessitura di fili di umanità attraverso le parole e il ricamo è il leit motive di una vita. L’autrice che ha temuto in alcuni casi che le sue storie fossero poco credibili, ha trovato conferme stupefacenti nella realtà e nelle stesse donne “vere” di Lucia. Così il libro delle reali storie di Lucia Bisi dà conferma all’inventiva narrativa dell’altro di Angela Giannitrapani.

La formula scelta per l’incontro è stata nuova. Infatti, con l’equilibrata conduzione di Vittoria Longoni, le due autrici si sono intervistate a vicenda sui relativi libri, dialogando tra di loro, mentre scorrevano le immagini del video delle donne di Pantelleria e dei loro magnifici manufatti e attività.

majnoNella platea, ampia e attenta, anche alcune di quelle donne che hanno dato la loro diretta testimonianza.

Le letture dai libri sono state a cura di Giovanna Majno che ha prestato la sua voce alle pagine.

Un incontro stimolante con donne reali e donne di carta, dove la fusione tra vita e creatività ha suggerito qualcosa di magico ma anche di possibile.