Quello che riteniamo essere un genocidio in atto ci ha spinto a un gesto non abituale per la Casa: iniziare una raccolta di fondi da inviare all’AOI, Associazione delle Ong Italiane.

AOI, aiutata da una serie di fortunate coincidenze, è riuscita a inviare immediatamente il nostro primo modesto contributo a Rima, un’amica cooperante palestinese che opera a Rafah, nella zona sud-occidentale di Gaza al confine con l’Egitto.

Sappiamo che i profughi di Gaza – donne, bambini, uomini, di ogni età, costretti a lasciare le loro case bombardate e tutto quello che possedevano – vagano, come in una gabbia gigantesca, alla ricerca di un rifugio sicuro perché le zone indicate da Israele come tali vengono a loro volta bombardate. Manca sempre più il cibo e l’acqua salmastra dei pozzi è pochissima e spesso non bevibile. Non ci sono né medicine né abiti. Anche a Gaza sono arrivate piogge e freddo.

Rima perciò, con il denaro che abbiamo mandato, ha comperato una tuta, scarpe, e un paio di calze per 93 bambini, accordandosi con un commerciante locale.

Pubblichiamo qui le immagini che ci ha inviato.

Invitiamo tutte a continuare nella raccolta di fondi. Anche se sappiamo che trasformarli in aiuti immediati non è semplice, noi ci impegniamo a far sì che giungano il più rapidamente possibile.