Sono nata a Bergamo nel 1947, ho studiato Architettura a Milano dove ho incontrato il movimento studentesco, i movimenti di lotta dal 68 in poi, i Cub e Avanguardia Operaia. Laurea quando già lavoravo in un giornale di architettura e design, poi passaggio al Quotidiano dei Lavoratori dove sono diventata giornalista professionista nel 77. Nel frattempo ho un compagno, attuale marito, e una figlia, nata nel 1975 nel pieno della mia maturazione femminista sulle tematiche relative al corpo, all’aborto, all’autodeterminazione, alla maternità.
Ho lavorato per circa 40 anni nel giornalismo (Mondadori, Rcs, Il Mondo, Io donna Corriere della Sera), prima su temi economici e sindacali, poi femminili e culturali. Per decenni non ho fatto parte di alcuna organizzazione politica, ma ho seguito i movimenti delle donne e le travagliate vicende della sinistra italiana, cui sono sempre appartenuta in modo critico.
Nel 2012, quando Anita Sonego ha proposto i Tavoli delle donne a Milano, ho seguito prima il Tavolo Consultori, poi la nascita della Casa delle Donne. Qui mi è stato chiesto di occuparmi dell’Ufficio Stampa. Da dieci anni sono ancora lì, nel Gruppo Comunicazione, dove con altre mi occupo anche del sito.
Faccio parte del Gruppo Apri@mo e partecipo all’apertura della Casa al mercoledì mattina.
Tra le mie passioni: lettura, scrittura, pittura all’acquerello, disegno, camminare, stare all’aria aperta. E veder crescere i miei tre meravigliosi nipoti.