Giovedì 6 maggio 2021, alle ore 18:00, incontriamo via Zoom Genevieve Vaughan. All’origine del pensiero di Vaughan c’è una constatazione all’apparenza semplice, quasi ovvia: nessun essere umano potrebbe sopravvivere se intorno a lei/lui non ci fosse una rete più o meno estesa di figure accudenti che, a partire dalla madre, gli offrono cibo, calore, attenzione e tutto ciò che gli permetterà di crescere fino a diventare se stessa/o.
Nella relazione con il bambino/a le figure accudenti praticano un’economia del dono che non prevede, da parte sua, alcuna restituzione, essendo lo scopo del dono il suo benessere, il soddisfacimento del suo bisogno. Questo benessere può essere segnalato da altri tipi di doni da parte del bambino/a: sorrisi, gesti, lallazioni, offerti a turno con l’adulto nella cosiddetta protoconversazione, e più avanti parole capaci di significare, di farsi a loro volta dono comunicativo e relazionale.
Come è stato possibile, indaga da anni Vaughan, che la società in cui viviamo abbia cancellato questa relazione fondante e fondativa, rimuovendo insieme ad essa il concetto stesso di gratuità e sostituendolo con la logica metallica e astratta dello scambio, del mercato e del denaro?
Abbiamo chiesto a Genevieve Vaughan di discutere con noi della sua ricerca e degli esiti politici che ha prodotto in questi anni. Come ritiene che l’appropriazione del dono su cui si basa l’economia dello scambio possa essere contrastata? Quali sono le pratiche, tradizionali e nuove, che mettono in discussione il modello ‘senza alternativa’ del neoliberismo? Può il profitto dei pochi conciliarsi con una vita degna di essere vissuta per i molti? E cosa implica per il futuro del nostro pianeta l’estrattivismo (cioè la combinazione di estrazione delle risorse e progetti che hanno un impatto disgregante sulle comunità locali, come per esempio le grandi opere) insito nei modelli economici vigenti, dal capitalismo ‘democratico’ occidentale all’economia socialista di mercato cinese?
Dialogheranno con Genevieve Vaughan
Anita Sonego, Maria Nadotti, Paola Melchiori
Note bio-bibliografiche
Nata in Texas nel 1939, Genevieve Vaughan studia e scrive da molti anni sull’economia del dono. In Texas ha creato la Foundation for a Compassionate Society, una fondazione privata con uno staff multiculturale di sole donne operante in piena autonomia, che dal 1987 al 2005 ha cercato di praticare l’economia del dono attraverso vari progetti locali e internazionali per il cambiamento sociale. Nel 2001 ha organizzato la rete dell’International Feminists for a Gift Economy.
Tra i suoi libri ricordiamo: Per-donare. Una critica femminista dello scambio (Meltemi Editore 2005), Homo Donans (Vanda 2015) e The Gift in the Heart of Language, the Maternal Source of Meaning, che uscirà presto in italiano.
Sull’economia del dono, Genevieve e la sua rete stanno attualmente tenendo una serie di conferenze e ‘saloni’ in inglese. Il programma è disponibile sul sito https://www.maternalgifteconomymovement.org.
Genevieve ha un sito in italiano www.economiadeldono.org e uno in inglese www.gift-economy.com
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