di Anna Peli.
Inaugurazione di “sottoSALE”, 20 giugno 2024, ore 18:00.
Incontro dopo incontro la nostra storia ha animato un tappeto dai colori caldi e dalle forme organiche: animali sconosciuti dai nomi segreti, insetti brulicanti, semi, funghi, foglie e fiori di piante del bosco, del deserto e dei tropici. Ognuna con i propri ricordi, emozioni e sentieri ha germinato un terreno fertile per tutte.
“sottoSALE” racconta una storia di passi, che avvengono rasoterra, e di immagini, che prendono vita più in alto, nel pensiero. Accogliendo i cammini individuali, la Casa delle Donne, è diventata un laboratorio d’arte condivisa aperto durante il mese di maggio alle donne migranti della scuola d’Italiano “Francesca Amoni” e alle socie, sotto lo sguardo attento di Annalisa Angeletti, tutor e guida di questo progetto.
Il nome di questo grande racconto è un gioco di parole che rimanda sia alla capacità conservativa del sale: sottosale, sia alla possibilità che dal mondo sotterraneo qualcosa cresca: da sotto sale… Oscillando tra l’immobilità e il dinamismo, sono stati esplorati vari materiali e tecniche: incisione del gesso, modellazione della pasta di sale e cucitura sul feltro. Muovendoci costantemente tra il sotto e il sopra abbiamo scavato, tracciato, impresso e bucato, dando vita alla pelle della Terra, punto di contatto tra ipogeo, il riposo sicuro, ed epigeo, superficie rigogliosa. In silenzio, ascoltando il rumore degli strumenti o di qualche favola, e cantando canzoni, abbiamo abitato la Casa, scoprendoci un po’ più creative. Incontro dopo incontro parti della nostra storia hanno animato il tappeto dai colori caldi e dalle forme organiche: animali sconosciuti dai nomi segreti, insetti brulicanti, semi, funghi, foglie e fiori di piante del bosco, del deserto e dei tropici. Ognuna con i propri ricordi e con i propri sentieri percorsi. Così all’interno del laboratorio le risorse creative individuali hanno trovato un terreno fertile per germinare, contaminandosi. Nella partecipazione si visualizza la relazione che garantisce un’esperienza euritmica di qualità, da poter mettere in atto nella comunità.
Questa modalità relazionale, che ha origine nella condivisione in nome dell’arte, suggerisce di ripensare l’intervento individuale anche al di fuori del laboratorio. Infatti, nel momento in cui la donna si sente partecipe dei processi trasformativi che avvengono nell’azione creativa, può ripensare al suo agire nel mondo. Nel laboratorio si scoprono percorsi alternativi di partecipazione, anche alla vita comune. Lo sguardo è proiettato verso l’interno, e immediatamente verso l’esterno: l’altra che condivide la creazione dell’opera. Perché fare arte è sempre un atto di condivisione.
Presentandosi come un progetto, pronto a raccontare storie di vita in movimento, anche “sottoSALE” è diventato un laboratorio diffuso. Parallelamente allo svolgimento all’interno delle aule di via Marsala, è stato accolto anche nella sede del progetto Aisha. Così giovedì 20 giugno 2024 presenteremo l’opera Condivisa “sottoSALE”. Questo momento di festa conclude un percorso durato più di due mesi. La serata sarà un’occasione per mettere in dialogo le creazioni prodotte nei due differenti luoghi, uniti dall’impegno di valorizzare talenti e saperi femminili, e contrastare la violenza di genere.
“sottoSALE” è un progetto di Terapeutica Artistica dell’Accademia di Belle Arti di Brera a cura di Anna Peli. Atelier e mostra sono la tesi di diploma di laurea di Anna, tutor Annalisa Angeletti, referente del Gruppo OperA! Fare arte convissuta, della Casa delle donne di Milano che ha organizzato e supportato l’iniziativa. Un grande ringraziamento alle insegnanti della Scuola d’Italiano per le donne migranti “Francesca Amoni”, che hanno amorevolmente accompagnato nel percorso le studentesse e alle associazioni che le accolgono.