Eccoci, ormai quasi al termine dell’estate, con nuove proposte coinvolgenti. Il romanzo storico brillantemente composto da Stefania Auci, I leoni di Sicilia-La saga dei Florio, Nord 2019, offre un grande affresco della Sicilia ottocentesca e scava in senso documentario e narrativo nella vita di imprenditori determinati e di donne di grande forza, alle prese con una società profondamente maschilista; Jules Cashford, già coautrice con Anne Baring del testo Il mito della Dea-Evoluzione di un’immagine, ripercorre l’affascinante archetipo della Luna, simbolo di trasformazione, sempre pubblicato da Venexia, Roma 2019, nei miti, nei racconti e nelle poesie di ogni parte del mondo e del tempo; Gill Horny, in Miss Austen, Superbeat, Neri Pozza, Vicenza 2020, dà la parola a Cassandra, sorella della più nota Jane Austen, che attraverso lettere ritrovate ripercorre la sua vita e quella di Jane, entrambe nubili, povere e alle prese con una società che stenta a riconoscerne il valore.

Speriamo di poterci presto rivedere anche in presenza, coi modi e coi limiti imposti dal Covid. Buone letture e buona ripresa delle attività! Continuate a contattarci all’indirizzo librarsi@casadonnemilano.it.

Stefania Auci
I leoni di Sicilia – la saga dei Florio
Nord 2019

Foto copertina 1 (Auci)Un magnifico romanzo, denso di storia vera, di vicende personali, di amori e di passioni imprenditoriali. Stefania Auci scava nella storia della famiglia Florio dalla fine del ‘700 – quando sono ancora a Bagnara- fino al 1870 circa. Il coraggio e l’intraprendenza dei capifamiglia maschi consente alla famiglia di passare dal piccolo commercio di spezie e di pesca nella località calabrese all’avventura palermitana, dove i traffici si intensificheranno, accanto alle spezie verranno il famoso vino Marsala e i tonni sott’olio; e un inizio di industrializzazione. Giuseppina non avrebbe mai voluto lasciare il suo luogo d’origine, ma il marito si è imposto con la forza.

La famiglia Florio conoscerà una spettacolare ascesa sociale, ricchezza e grandi dimore, ma non raggiungerà i fasti blasonati della nobiltà siciliana, se non tramite il matrimonio di un nipote, alla fine. Intanto, si svolge per intero la vicenda dell’Ottocento siciliano: moti di indipendenza, repressioni, fino alla conquista da parte di Garibaldi e all’arrivo dei piemontesi. Il tutto, narrato con grande scorrevolezza, periodi brevi e icastici, metafore lancinanti. Lo sguardo dell’autrice indaga con la stessa profondità ed efficacia i personaggi maschili e femminili; nelle storie delle donne si rivela un difficile percorso di emancipazione.

Giuseppina è una figura sacrificale, costretta dalla volontà del marito brutale, spinta da un archetipo di fedeltà rancorosa a non concedersi mai del tutto l’amore del cognato che invece ama, e che è molto più comprensivo con lei. Si accontenta di imperare, fin che può, sul figlio maschio. Egli però conosce una giovane donna speciale, Giulia, che ha origini milanesi, la seduce e la fa sua; per volontà della madre, non la sposa e non riconosce le due figlie che arrivano se non dopo la nascita dell’unico erede maschio.

Lei è abbastanza forte da accettare la situazione irregolare, condivide tutta l’esistenza del marito, lo ama e rivendica una parità che lui non è disposto a concederle. Alla fine, Vincenzo Florio deve riconoscere che senza la forza, la pazienza e l’amore di lei non avrebbe potuto realizzare nulla. Grandi energie amorose, familiari, sociali ed economiche in una Sicilia carica di meraviglie e di miserie. La documentazione storica del romanzo è rigorosa, ma si apprezza ancora di più la tessitura delle relazioni personali, ricostruite o ipotizzate in forme molto efficaci sul piano narrativo.

Vittoria Longoni


Iules Cashford
La luna-Simbolo di trasformazione
Venexia, Roma 2019

Foto copertina 2 (Cashford)Conoscevamo già questa autrice per il libro, scritto da lei a quattro mani con Anne Baring, Il mito della Dea- L’evoluzione di un’immagine , Venexia, Roma 2017. In questo secondo volume, restando sempre in relazione con l’amica Baring, Jules Cashford approfondisce il filone simbolico della luna.

L’archetipo femminile , conosciuto e indagato sulla base delle intuizioni iniziali di Neumann, viene qui arricchito moltissimo, con riferimenti mitici, simbolici, poetici a tutto campo e in tutto il mondo. Il legame della Luna coi temi della ciclicità, del ritmo, dell’acqua e del tempo, e la sua connessione imprescindibile col femminile, si ritrovano in mitologie pressoché universali, fondano un simbolismo che ha nutrito la poesia in moltissime epoche e parti del mondo.

L’autrice insiste in particolare sul valore trasformativo del mito della Luna, che attraversa fasi di oscuramento, di morte, di rinascita e di pieno splendore. La Luna offre così un’ immagine dei percorsi mentali tra intuizione e concetti, ma può simboleggiare anche i corsi e i ricorsi del pensiero e della pratica dei femminismi.

Dal Paleolitico alla mitologia egiziana, dalla fertilità e ciclicità dei corpi femminili umani e animali alla varie fasi della vegetazione, dal destino di declino e di morte alle varie forme di resurrezione, dalla follìa alla sapienza, dalle eclissi alla luminosità sfolgorante, dal ciclo temporale all’eternità, il libro fila e tesse immagini e racconti di grande suggestione. Buona Luna Nuova, buona rinascita a tutte noi.

Vittoria Longoni


Gill Hornby
Miss Austen
Superbeat, Neri Pozza, Vicenza 2020

Foto copertina 3 (Hornby)Nonostante il titolo, non è Jane la protagonista del libro bensì la sorella maggiore Cassandra. Nel 1840, ormai in età avanzata, Cassandra si reca al vicariato di Kintbury nel Beckshire che Isabella Fowle, figlia della carissima amica Eliza, deve lasciare. Lo scopo però non è solo aiutare Isabella nel trasloco ma recuperare lettere di Jane troppo intime per essere date in pasto al pubblico.

Attraverso la corrispondenza con Eliza sua e di sua sorella che riesce a recuperare, Cassandra rivive il passato: la sua sfortunata vicenda sentimentale conclusa con la morte del fidanzato, la scelta di non sposarsi più, la dedizione totale alla sorella Jane, fragile, umorale e creativa. Ne emerge il ritratto di una donna bella, capace e generosa che sebbene abbia avuto una vita difficile, come quella di tutte le donne nubili e povere al tempo, è riconciliata con il suo destino.

Fedele alla sorella anche nella morte, distrugge le lettere più “compromettenti” di Jane. Quando anche le vicende di Isabella si concludono felicemente, Cassandra può tornare al suo amato ritiro di Chawton.
Definito dall’autrice stessa un romanzo, è però un libro che poggia su una solida documentazione e, in modo vivace e gradevole, ci restituisce un quadro informato delle sorelle Austen, della società e della condizione femminile del tempo, colti da una angolazione insolita.

Marilena Salvarezza