Durante la campagna di iscrizione alla Casa delle Donne (ormai per noi, semplicemente, La Casa) è nata quasi per scherzo l’idea di organizzare un mercatino per raccogliere fondi. Tra le nostre mille qualità, che cosa sappiamo fare molto bene noi ragazze? Economizzare, moltiplicare le risorse, solidarizzare…

E allora decidiamo di partire in questa piccola impresa. Un po’ di riunioni nel tempo rubato ad altre iniziative e il progetto decolla. Secondo obiettivo fondamentale, oltre a quello del finanziamento, è suggerire l’immagine di una Casa delle Donne autoironica, sorridente, pratica, concreta, mai frivola, sempre lieve e incline al divertimento.

4Il nome è una questione seria e richiede un referendum interno. Alla fine si opta per il titolo “Da Me A Te”, già tutto un programma. Iniziamo con una settimana di raccolta “merce”, poi partono gli allestimenti.

Vogliamo un ambiente colorato ed evocativo dei mondi delle donne. Annalisa crea le cornici entro cui inquadrare gli abiti vintage donati da Cavalli&Nastri e Sonia sale e scende dalla scala per drappeggiare i saree indiani e i batik del Burkina Faso che ben si accostano agli ombrelli thailandesi di Nadia.

Intanto Silvana s’improvvisa image consultant e crea abbinamenti fra capi di vestiario di provenienze diverse. Marinita controlla la qualità e seleziona, mentre Chiara divide il suo tempo fra l’attività di giardinaggio che sta ridando nuova vita allo spazio esterno della Casa e il mercatino.

Mita propone una sua creazione origami a forma di bustina contenente 3 caramelle, un’idea che piace alle mamme e alle nonne come regalino da dare ai compagni di classe dei loro bambini invitati alla tradizionale festicciola di saluto prima delle vacanze. Marina è factotum e collabora con garbo alla scelta delle acquirenti. E Cecè? In quanto appartenente al direttivo, deve dividersi fra molti compiti, ed è anche il caso di Livia, autrice delle nostre foto e per due giorni in trasferta a Pitti Uomo Firenze.

image3Il mercatino è un primo esperimento, quindi silenzio stampa per timore di sfigurare. Fortunatamente le giornaliste di ViviMilano snidano la notizia nel sito della Casa e la Milano dello shopping solidale si attiva.

Nei tre giorni del mercatino, 19/20/21 giugno, le visite si moltiplicano e gli oggetti in vendita prendono la via di altre abitazioni, gli abiti diventano la seconda pelle di fanciulle in fiore d’ogni età, nazionalità, taglia. Non manca qualche piccolo défilé per pavoneggiarsi, per consigliarsi a vicenda.

L’atmosfera è festosa, anche nella pausa pranzo, durante la quale la nostra impareggiabile vivandiera Emy allinea su un tavolo improvvisato i suoi succulenti manicaretti. Si degusta, si brinda, si scherza.

Il bilancio finale è strepitoso, in tutti i sensi. Siamo riuscite a collocare persino le palline di decorazione che una signora molto estrosa pensa di trasformare in una collana. Vittoria, occhio vigile al banchetto accoglienza, potrebbe ben testimoniarlo!

Nadia Boaretto

image