Un incontro caldo e interessante, in cerca di alternative al patriarcato
Quando ho conosciuto Stefania Renda e la sua ricerca sui Mosuo, minoranza etnica del sud-ovest della Cina e una delle società matriarcali tuttora presenti nel mondo, si è aperta una nuova realtà a me completamente sconosciuta.
Ma la cosa più straordinaria è stata la passione che la giovane ed entusiasta antropologa riversa sia nei suoi studi che nel trasmetterne i contenuti ad altri.
Mi sono trovata, quindi, sin da subito coinvolta anch’io nei costumi di queste piccole comunità pacifiche ed egualitarie, in cui tutti i membri, dai neonati agli anziani, hanno dignità e rispetto e dove il matriarcato, lungi dal replicare le dinamiche di potere del patriarcato, garantiscono parità ai sessi.
Da quel momento ho pensato che la sua testimonianza sarebbe stata di interesse alla Casa delle Donne di Milano e aspettavo il momento opportuno.
Nel frattempo Vittoria Longoni ha pubblicato con Enciclopedia delle Donne il saggio Madre Natura – La Dea, i conflitti e le epidemie nel mondo greco, Stefania aveva pubblicato il suo breve ma interessante Il matriarcato-All’origine le madri? (ed. Asterios) e aveva completato il suo dottorato presso la Yunnan Minzu University di Kunming con una tesi che mette in relazione la cultura Mosuo e lo sviluppo del turismo della zona.
I due saggi, il primo che attraversa con ampiezza e profondità la cultura greca ritrovando le tracce della Dea e Madre natura delle origini e l’altro che ne porta testimonianza nelle odierne società matriarcali, sono sembrati perfetti per essere affiancati. Vittoria ed io li abbiamo proposti al gruppo Libr@rsi e alla Casa per l’incontro di Book City 2022 del 19 novembre, che ha visto così tanto pubblico e così tanto interesse.
I due testi, con le voci delle due autrici, hanno dialogato e si sono supportati a vicenda, grazie alla ricchezza dell’analisi trasversale nella cultura greca di Vittoria e la testimonianza della giovane antropologa. Un confronto stimolante e ampio che fondeva due campi di ricerca in perfetta armonia e congruenza di contenuti.
Angela Giannitrapani
Il dialogo a tre – Angela, Stefania ed io – che abbiamo sviluppato sabato 19 novembre alla Casa delle Donne di Milano è stato per noi – ci siamo dette – una festa della mente e del cuore. E anche dei nostri corpi, contigui e solidali. Una corrente profonda di amicizia e di affinità ci ha attraversato e pensiamo abbia contagiato anche le persone presenti, numerose e partecipi coi loro interventi e domande.
E’ stato un viaggio nello spazio – da via Marsala di Milano alla Cina e a tutto il mondo, con Stefania – e nel tempo – dal nostro presente complicato e rischioso fino alla più remota preistoria, passando per il mondo pregreco e greco antico, con me – alla ricerca di momenti, esperienze, culture, valori, opere d’arte, immagini e parole matriarcali. Simboli della Dea e di mondi alternativi al patriarcato. Desideriamo proseguire le nostre ricerche e i nostri intrecci.
Vittoria Longoni
Che gioia è stata per me poter intrecciare le trame delle mie riflessioni e ricerche sulle società matriarcali del passato e del presente, a quelle di Vittoria sul mondo pregreco e greco antico, che Angela, come la donna ragno, è stata in grado di tessere sapientemente, con generosità.
Così come nelle famiglie matriarcali, persone appartenenti a generazioni differenti si supportano e si completano vicendevolmente, questo nostro incontro a più voci, tra donne di età e vissuti diversi, ha generato preziose sinergie, che sono curiosa di scoprire dove ci condurranno.
Un grazie di cuore alla Casa delle Donne di Milano e a coloro che con interesse hanno partecipato al nostro incontro che, mi auguro, possa essere solo il primo di una lunga serie.
Stefania Renda