di Valeria Palumbo
(Società per l’enciclopedia delle donne, 2018 )
Dai tempi (lontani?) in cui il matrimonio era una scelta obbligata, alle ragazze di “Sex and the City”. Valeria Palumbo, nel suo libro, ripercorre le tappe che hanno rivoluzionato lo status sociale delle donne e scatenato l’orgoglio di non essere sposate.
Cita, zita, zitella: una parola antica che indicava la ragazza non maritata, diventata un insulto nell’ambito di una società patriarcale. Dalle Amazzoni alle Vestali, da Ipazia a Pulcheria, dalla regina Elisabetta a Cristina di Svezia, da Jane Austen a Virginia Woolf, e con illuminanti incursioni nel mondo del mito, della fiaba e del fumetto – tra Morgana, la Dama del lago, Maga Magò e la Fata turchina – l’autrice ci accompagna, con uno sguardo divertito e spietato, in un vorticoso percorso attraverso la complessa vicenda di chi non ha camminato lungo il binario definito. Spesso per ribellione, a volte per indole o per puro caso. Scrivendo, così, un’altra storia, di passioni, desideri e talenti diversi, che qui andiamo a raccontare…perché come disse Louisa Alcott:
“Liberty is a better husband than love to many of us”, perché la libertà è per molte di noi un marito migliore dell’amore.