Martedì 31 maggio alle ore 18 la Bibliomediateca Laura Lepetit Maltini della Casa delle Donne di Milano vi invita, nello Spazio da Vivere, alla presentazione del libro di Rosella Simone: “Quando caddero le stelle rosse. Viaggio negli ultimi giorni delle repubbliche socialiste” (Milieu edizioni, 2022).
Saranno presenti l’autrice Rosella Simone, Simonetta Massaia Lamberti che come fotografa partecipò al suo viaggio e Clelia Pallotta, che firma la prefazione al libro.
Dialogherà con loro la giornalista Cristina Morini
Introdurrà Giuliana Peyronel (Casa delle Donne e Bibliomediateca)
Nel giugno 1989 Rosella Simone, giornalista, e Simonetta Massaia Lamberti, fotografa, si mettono in viaggio sulla loro auto, una Ducato Fiat rosso fiammante “battezzata Cassandra in onore del libro di Christa Wolf” (ricordate la frase di Cassandra/Christa “ tra uccidere e morire c’è una terza via, vivere”?)
La loro intenzione è di attraversare le Repubbliche socialiste al di là della Cortina di ferro per scrivere articoli e documentare con interviste e fotografie “un mondo che si stava estinguendo” senza immaginare però di diventare “testimoni della Storia” quando si troveranno il 9 novembre 1989 di fronte all’assalto e al crollo del muro di Berlino, all’implosione del “socialismo reale, alla sconfitta senza colpo ferire del comunismo” da parte di un Occidente esultante.
Non è un viaggio del disincanto perché l’autrice dichiara la sua distanza ideologica di sempre dall’Unione Sovietica, ma della dolorosa presa di coscienza di come quel lungo tentativo di costruire un mondo “socialista” diverso dal modello occidentale, fosse crollato sotto il fallimento di quel modello economico e sotto il peso dell’oppressione delle popolazioni. Quello che doleva alla testimone di quel crollo era che “un popolo intero… si consegnava con baldanza alla fata d’Occidente convinto che quello che aveva sbirciato clandestinamente sui canali delle televisioni “capitalistiche” rispecchiasse la realtà e che oltre il Muro ci fosse la felicità”. Invece li aspettava “una società ipocrita e pervasiva che con la fine del dualismo politico mondiale non avrebbe più avuto freni”.
Con le nostre ospiti parleremo certamente di quei drammatici anni del Novecento, ma anche delle guerre che hanno costellato gli ultimi decenni, da quella nella ex Jugoslavia a quella in corso nel centro dell’Europa. Guerre sempre nate da una menzogna (come quella di Troia, smascherata da una inascoltata Cassandra), guerre figlie del patriarcato e della logica di mercato.
Come ci dice Simone, nel saggio “Un altro genere di forza” che chiude il suo libro: “Che il Novecento non fosse un secolo breve, con buona pace di Eric J. Hobsbawm, avremmo dovuto saperlo ma all’Occidente piaceva pensare che con la fine del bipolarismo si potesse speculare in pace sul resto del mondo. Dal 1962 di Cuba … la terza guerra mondiale è dilagata in tutto il pianeta insieme ai missili USA (o della NATO) e a guerre ipocritamente chiamate umanitarie”.
E concludendo con una nota di speranza: “Per fare qualcosa di sano in un pianeta uso alla violenza bisogna dare ascolto a voci non infestate dalle scorie del passato, a voci di donna… Abbiamo bisogno di un’eutopia, di un buon posto dove andare, e per farlo dobbiamo lasciare, senza rimpianti il Novecento. È l’idea stessa di Stato che produce i confini e la guerra, che uccide e fa morire.”
Il libro si conclude infatti con le voci di quattro giovani donne che, in relazione con le compagne del Rojava, sono impegnate a “costruire comunità e a difenderle”.
Per informazioni:bibliomediateca@casadonnemilano.it
Per accedere alla sala è necessaria la mascherina.