Lunedì 12 gennaio si è svolto l’incontro tra socie inizialmente chiamato intergruppi, in questa sede con ampio confronto, abbiamo definito gli obiettivi e il suo nuovo nome, che ne esprime in modo più adeguato il significato: Spazio Partecipato.
Nel maggio 2014 (la Casa esisteva da pochi mesi), nel primo entusiasta e tumultuoso inizio, ci è sembrato importante riunirci per riflettere insieme sui temi progettuali, culturali, organizzativi che man mano si ponevano.
Come gestire la Casa e i suoi spazi? Quali attività organizzare nella casa? Come si formavano i nuovi gruppi? Quale autonomia decisionale avevano? Quale relazione tra loro? Volevamo confrontarci e trovare risposte sperimentando forme di democrazia partecipata: nasceva “intergruppi”, così chiamato perché coinvolgeva le socie più attive, quelle che facevano parte dei gruppi.
In questi anni le riunioni sono proseguite, ogni due o tre mesi, utilizzando modalità diverse: discussioni in plenaria, confronti in piccoli gruppi, stesura di documenti che sono stati approvati in assemblea. Abbiamo riletto insieme il nostro Progetto per condividerlo e farlo conoscere a tutte, abbiamo discusso di eventuali cambiamenti dello Statuto, abbiamo cercato temi che potessero collegare il lavoro dei diversi gruppi (il “filo rosso”).
Per dare sempre più voce ai desiderata delle socie, lo scorso giugno, è stata fatta la richiesta a tutte di inviare riflessioni e proposte per la Casa; il materiale è stato raccolto e ha aperto importanti temi di confronto: la nostra identità, le relazioni tra noi, la nostra organizzazione, la nostra relazione con il territorio e la città.
Il nome ‘intergruppi’ stava stretto, ormai ci rivolgevamo a tutte le socie, non solo ai gruppi. Abbiamo votato il 12 gennaio tra una ampia proposta di possibili nomi ed è stato scelto “Spazio Partecipato”.
Non abbiamo solo votato il nome, abbiamo raccolto quanto dibattuto nell’incontro precedente e abbiamo definito gli obiettivi di questa riunione:
- Avere uno spazio di riflessione condivisa sui i temi progettuali, culturali, politici, organizzativi della Casa
- Tenere un filo sempre aperto su come sta andando la Casa e come vorremmo che andasse
- Condividere le priorità e trovare dei punti di convergenza che diano identità alla Casa
Ci siamo inoltre poste molte domande. Questo deve essere uno spazio di sola riflessione? Può essere un organismo di consultazione e dibattito da cui escono indicazioni sia per il direttivo che per l’assemblea? Vogliamo un protocollo per un più attento funzionamento di questa riunione? Vogliamo uno spazio libero e poco strutturato? Vogliamo formalizzare la presenza di questa riunione (ad esempio nel Regolamento?) Sono domande ancora in parte aperte. Intanto abbiamo concordato uno Spazio Partecipato non strutturato, con cadenza di 6 settimane, in cui di volta in volta si deciderà la data e il tema di confronto dell’incontro successivo.
Il gruppo che ha preparato gli ultimi due incontri: Annabella, Cecilia, Giovanna, Mariarosa