di Vittoria Longoni e Angela Giannitrapani.

Bello e molto atteso l’ultimo romanzo di Margherita Giacobino, Il tuo sguardo su di me (Milano, Mondadori, 2021): lo presenteremo via Zoom alla Casa il 14 maggio alle 18:00, e l’autrice dialogherà con Nicoletta Buonapace.

Lo sguardo del titolo è quello della madre, ma nell’esordio del romanzo è lo sguardo della figlia che si presenta a chi legge. Attraverso di lei si vede la mamma, alta, che in un flessuoso movimento sale sui gradini della scala che sovrastano la bambina. È come un’immagine istantanea che fotografa il corpo della madre e la relazione primaria con la figlia.

Una mamma di grande fascino ed energia, che si offre come esempio di forza e di autonomia e dona alla bambina il proprio sguardo autorevole e amorevole, carico di fiducia e di riconoscimento. Una carica propulsiva che l’autrice porta con sé per tutta la vita e la sorregge nelle vicende della crescita e della maturità.
Riconosciamo nella scrittura di questo libro – che potremmo definire di “narrativa autobiografica” – lo stile nitido e a volte impietoso di Giacobino che fa rivivere figure, personaggi ed episodi della propria vita con rara efficacia.

La madre è rievocata con precisi ricordi d’infanzia, la seguiamo poi negli snodi imprevisti della sua esistenza nei decenni, nella sua relazione ininterrotta con la figlia. Il loro è un dialogo fatto anche di viaggi condivisi, di situazioni comprese e non comprese, soprattutto per quanto riguarda la figura controversa del marito e padre.
Mentre la figlia conosce i libri e la cultura, i suoi vari lavori, il femminismo e l’amore e l’amicizia e i conflitti con altre donne, la madre a modo suo sembra crescere con lei, tra cambiamenti di case e di attività, e nuovi rapporti.

Fino agli anni della vecchiaia, della malattia e della morte, quando la mamma – figura onnipotente e forte dell’infanzia, poi donna matura che ha affrontato il mondo con grande dignità e apertura mentale – rivela anche le sue fragilità inevitabili. Il rapporto potrebbe rovesciarsi e in effetti s’inverte, ma la figlia resta a lungo incredula e smarrita di fronte alla morte della madre.

Tanti i temi che questo bel libro solleva; ne potremo discutere durante l’evento, frutto della collaborazione tra Libr@rsi e Bibliomediateca. Incontreremo l’autrice – nota scrittrice, traduttrice e saggista – in dialogo con Nicoletta Bonapace, poeta e socia della Casa delle Donne di Milano.
Prevediamo una partecipazione attiva e appassionata da parte di chi ascolta. Perché le storie e le sfumature del rapporto madre-figlia sono infinite e non ci si stanca mai di indagarle.

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